Anche l’avvocatura italiana partecipa alle iniziative culturali di Matera capitale europea della cultura e lo fa organizzando un convegno dal titolo insolito per il mondo giuridico: “Le evoluzioni del mercato dell’arte, quale futuro normativo e tecnologico?”, e la mostra d’arte “Due artiste, due mondi”. L’evento in programma oggi presso il Palazzo di Giustizia di Matera è stato curato dalla Fai fondazione del Consiglio Nazionale Forense - in collaborazione con il gruppo di lavoro Arte e Cultura dell’Associazione Economisti e Giuristi Insieme (di cui fanno parte Cnf, Consiglio Nazionale del Notariato e Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti) e con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera, con l’obiettivo di promuovere il valore della difesa dei diritti in tutti i campi, aprendosi anche a nuovi linguaggi. Il convegno, infatti, punta a offrire una visione il più possibile multidisciplinare sul mondo dell’arte.
Dopo i saluti istituzionali, avrà luogo un dibattito moderato da Marco Enrico Giacomelli, direttore responsabile della testata culturale Artribune, cui prenderanno parte il gallerista Stefano Contini che affronterà il tema delle prospettive del mercato dell’arte «tranorme e passioni»; la dottoressa Stefania Averni e l’avvocata Alessia Panella (membri commissione Arte e Cultura dell’associazione Economisti e Giuristi Insieme) che presenteranno le novità normative e del mercato e l’evoluzione normativa civile e penale; il notaio di Torino Giulio Biino, il quale invece approfondirà la tematica del “blockchain” nelle compravendite immobiliari e infine il generale B. Giovanni Padula, comandante del nucleo speciale di polizia valutaria, che spiegherà le tecniche antiriciclaggio.
Un parterre variegato, che offrirà una visione peculiare su un settore tanto importante per un paese dall’immenso patrimonio artistico come l’Italia, quanto sottovalutato. Oltre al convegno, verrà inaugurata presso la sala del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Matera la mostra “Due artiste, due mondi”, che rimarrà aperta per le successive tre settimane presso la fondazione “Sassi” di Matera. Le opere esposte appartengono alle pittrici Elena Ciamarra e Helena Manzan: la prima, molisana e attiva nel Novecento, ha un linguaggio tradizionale e figurativo e tutta la sua produzione mette al centro della sua produzione pittorica la provincia italiana; la seconda, contemporanea, è brasiliana ma vive in Italia e si esprime con una tecnica più astratta però anche nelle sue opere c’è rappresentato l’amore per i luoghi della sua terra d’origine.
La consigliera Cnf, Patrizia Corona: «Così la Fai promuove il ruolo culturale dell’avvocatura»
Con questa iniziativa offerta alla città di Matera, l’avvocatura si mette al servizio dei cittadini in un modo nuovo, sotto il profilo culturale», spiega la consigliera del Consiglio Nazionale Forense e membro della Fai Patrizia Corona, tra le organizzatrici del convegno e della mostra.
Perchè è stato scelto di mettere al centro l'arte? Perchè l'avvocatura e il Consiglio Nazionale Forense puntano a promuovere la cultura giuridica a 360 gradi e l'arte è un mondo su cui la legislazione incide molto: il convegno punta a mostrare come, in quali forme e con quali garanzie questo avviene. Inoltre, abbiamo voluto valorizzare, in sinergia con il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Matera, il fatto che la città sia stata scelta come capitale europea della cultura.
In che modo si declina il rapporto della Fai con gli Ordini territoriali? La fondazione ha lo scopo di essere il motore delle iniziative culturali dell’avvocatura ed è a disposizione degli ordini per promuovere l’immagine degli avvocati come portatori di un ruolo che non è solo quello difensivo, ma anche sociale e culturale. In questo senso si muovono tutte le iniziative Fai: da Videontologia a Esperienze a Confronto, fino a questo evento a Matera e a tutti quelli futuri, in programma in tutta Italia.
All'evento prendono parte anche altre figure professionali: notai e commercialisti. Certo, il convegno è stato curato dal gruppo di lavoro Arte e Cultura dell’Associazione Economisti e Giuristi Insieme, di cui fanno parte il Cnf, il Consiglio Nazionale del Notariato e il Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti. E questo è il valore aggiunto: il nostro obiettivo è quello di raccontare il diritto attraverso diversi linguaggi e diversi ruoli. Siamo molto fieri del fatto di poter portare ai partecipanti una visione interdisciplinare, che tocca più aree di interesse e punta a inquadrare il settore dell’arte nel modo più attuale possibile.
Come mai è stato scelto di proporre anche una mostra d’arte? L’idea nasce da lontano ed è un progetto che la Fondazione dell’Avvocatura Italiana ha iniziato a coltivare già nella precedente consiliatura. L’intento è quello di offrire ai cittadini sia l’approfondimento tecnico su un tema come quello dell’arte che, in particolare nel nostro Paese, ha enorme rilevanza anche se è poco trattato nella convegnistica, sia un contributo culturale. La mostra, infatti, ospita le opere di due artiste donne che declinano il loro linguaggio artistico in modo diverso ma complementare. Così, inoltre, si offre ai cittadini la possibilità di vivere il Tribunale in modo inedito.
Che cosa intende? La mostra permette di aprire i corridoi del tribunale e soprattutto le sale dell’Ordine degli Avvocati ai cittadini: è un modo di recuperare uno spazio per la collettività, che altrimenti accederebbe al palazzo non solo per motivi di giustizia. In questo modo, invece, questi spazi acquistano una nuova dimensione di arricchimento culturale per la città. ____
Il curatore della mostra, Claudio Neri: «Le due pittrici raccontano le suggestioni della loro terra»
«La mostra racconta la provincia, vista con gli occhi di due artiste molto diverse, sia per periodo storico che per linguaggio», ha spiegato Claudio Neri, avvocato molisano e curatore insieme a Antonio Picariello della mostra “Due artiste, due mondi”, presentata oggi a Matera.
Come nasce la mostra? Nasce dall'idea di mettere a confronto due artiste con un linguaggio completamente diverso. La prima, Elena Ciamarra, è un'artista molisana che utilizza un linguaggio tradizionale e figurativo. L'altra, Helena Manzan, è invece contemporanea, nasce in Brasile ma ora vive in Italia, e il suo stile è di naturalismo astratto.
E quale è il punto di contatto? La mostra si intitola 'Due artiste, due mondi' e racconta come, con un linguaggio molto diverso una dall'altra, due artiste donne raccontino la loro terra e la cultura in cui sono cresciute.Una l'Italia del Novecento, l'altra il Brasile. Il denominatore comune è la grazia e la bellezza che entrambe mettono nelle loro opere.
Come si contestualizza la mostra all'interno dell’evento? Il convegno si occupa del mercato dell'arte e questa mostra lo arricchisce. Da un lato ci sarà la discussione teorica legata alle sfaccettature del mercato dell’arte e dei suoi legami con il diritto; dall’altro viene data la possibilità di fruire delle opere di due artiste che poco hanno a che fare col mercato, ma molto invece con le radici culturali. In questo modo si da spazio anche all’arte che prescinde dal valore economico e incarna invece la sensibilità storico culturale di due epoche storiche.
Che ruolo giocano gli avvocati, dal punto di vista culturale? Un ruolo importante, come dimostra il grande spirito di iniziativa della Fondazione dell'Avvocatura Italiana, del Cnf e dell’Ordine di Matera, che hanno voluto offrire questa iniziativa non solo ai colleghi ma anche alla cittadinanza. In questo modo l’avvocatura esplica il suo ruolo, inquadrandosi nella società come soggetto portatore di cultura. ____
Il presidente del consiglio dell'Ordine degli avvocati di Matera, Ferdinando Izzo: «La nostra città ha risposto con un entusiasmo oltre le aspettative»
Ferdinando Izzo, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Matera, foro che ospita il convegno su”L’evoluzione del mercato dell’arte” e la mostra “Due artiste, due mondi”, ha confermato il successo dell’iniziativa: «Si tratta di un evento che ha riscosso moltissimo interesse, sia tra gli iscritti che tra i cittadini di Matera»
Come è nata l’iniziativa? Grazie allo sforzo congiunto della Fondazione dell’Avvocatura Italiana, del Cnf e del nostro Ordine, abbiamo avuto la possibilità di ospitare a Matera due eventi di grande rilievo. Tra gli organizzatori, inoltre, ci sono anche il Consiglio nazionale del notariato e il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti. Il primo evento è il convegno, che affronta un tema poco consueto per la nostra categoria come il diritto dell’arte, che però è ricco di aspetti significativi. Il se- condo è la mostra di due artiste donne che raccontano con stili diversi la realtà che le circonda.
Come è stato accolto dagli iscritti? Con enorme interesse, anche superiore alle aspettative. La sede del convegno, infatti, è una sala con 160 posti e sono tutti già prenotati sulla nostra piattaforma informatica. Questo è il segno che i colleghi hanno gradito l’iniziativa e io credo che una delle ragioni sia la sua multidisciplinarità. Al convegno, infatti, saranno presenti tutte le figure che ruotano intorno al mercato dell’arte in modo da analizzarlo da vari punti di vista: dalle implicazioni civili grazie alla presenza di un notaio a quelle penali, con la presenza di un comandante del nucleo speciale di polizia per l’Antiriciclaggio.
E la cittadinanza di Matera, che è anche capitale europea della cultura, verrà inclusa nell’iniziativa? Certamente sì, in particolare grazie alla mostra d’arte “Due artiste, due mondi”. Inizialmente, infatti, immaginavamo che l’esposizione nella nostra sala dell’Ordine si concludesse insieme al convegno. Invece, come Ordine degli Avvocati abbiamo ricevuto la richiesta di poterla tenere aperta e di renderla disponibile a un pubblico più largo. Per questo ci siamo fatti carico di lavorare insieme alla fondazione “Sassi” di Matera per far sì che le opere possano essere spostate presso la loro sede e li rimangano in esposizione per altre tre settimane. In questo modo potranno apprezzarla moltissime persone, soprattutto i turisti che affollano Matera durante le festività natalizie. In questo modo, mostriamo come sia forte il legame tra cultura, mondo del diritto e avvocatura.