Protesta dei detenuti del carcere di Noto (Siracusa) per la mancanza di acqua calda. Per il Sappe, un sindacato di polizia penitenziaria, la situazione rischia di degenerare se il problema non sarà risolto anche per via dei precedenti nella stessa struttura dove, nel luglio scorso, si è verificata una brutale aggressione ai danni di 4 agenti costretti a fare ricorso alle cure dei medici dell'ospedale di Avola.

I detenuti, che hanno prima esposto il problema al servizio di turno della Polizia penitenziaria, hanno battuto i piatti in ferro contro le sbarre. «Abbiamo vissuto momenti di preoccupazione - dice Salvatore Gagliani, segretario del Sappe Siracusa - poiché i reclusi hanno chiesto un colloquio a metà giornata. Nessuno ha potuto dare rassicurazioni, se non quelle dell'impegno volto a sollecitare un intervento nelle caldaie».

Il sindacato denuncia anche la carenza di organico nella Polizia penitenziaria, uno dei veri limiti per la sicurezza nella struttura. «Come si può pretendere che pochi agenti penitenziari possano gestire circa 160 utenti, spalmati su diversi reparti dislocati in vari punti del carcere?» si chiede il segretario provinciale del Sappe, Salvatore Gagliani che presenta una richiesta. «Chiediamo l'assegnazione, con carattere di urgenza, di almeno 20 unità», conclude il sindacalista.