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Archiviata definitivamente la possibilità da parte del Governo di concedere una ulteriore proroga per i vertici della Corte di Cassazione, il Consiglio superiore della magistratura vuole chiudere la partita nomine prima di Natale. Il primo presidente Giovanni Canzio e il procuratore generale Pasquale Ciccolo lasceranno l’incarico il prossimo 31 dicembre. Con loro anche altri vertici di piazza Cavour, fra cui il procuratore aggiunto Vincenzo Geraci e l’avvocato generale Nello Rossi. Nelle scorse settimane si era discusso in Parlamento di modificare nuovamente l’età massima per il trattenimento in servizio delle toghe, portandola dagli attuali 70 a 72 anni. Sul punto era stato presentato un emendamento, non accolto, al dl fiscale da parte dei senatori Antonio Milo ( Ala) e Antonio Azzolini ( Forza Italia). Per Canzio e Ciccolo che hanno già compiuto 72 anni, comunque, non sarebbe cambiato nulla. Il vice presidente del Csm Giovanni Legnini a margine del Plenum di ieri ha voluto smentire alcune ricostruzioni giornalistiche che descrivevano scenari di “guerra fra bande” a proposito di queste nomine. La Commissione per gli incarichi direttivi, la quinta, ha «avviato da più di una settimana l’esame della pratica e sta lavorando con impegno», ha detto Legnini. Si tratta di compiere «scelte importanti e complesse per garantire la migliore guida possibile alla Cassazione e alla sua Procura generale».
«I lavori in Commissione procedono in totale serenità - ha assicurato da parte sua il presidente della Commissione Luca Palamara -. Lunedì e martedì prossimi procederemo a un’ulteriore scrematura dei candidati per arrivare giovedì a votare». Per il posto di pg la corsa è fra Riccardo Fuzio, avvocato generale in Cassazione in quota Unicost e Giovanni Salvi, procuratore generale a Roma, iscritto a Magistratura democratica. L’attuale capo del Dap Santi Consolo e Mauro Iacoviello, sostituto pg in Cassazione, sono in lizza per sostituire Geraci. Per quanto riguarda invece l’incarico di primo presidente la sfida è fra Giovanni Mammone, presidente di sezione in Cassazione e in passato consigliere del Csm nel gruppo di Magistratura Indipendente, e il collega Stefano Schirò. Hanno presentato domanda anche tre donne: Maria Stefania di Tomassi, presidente di sezione in Cassazione, Margherita Cassano, presidente della Corte d’appello di Firenze e Marina Tavassi, presidente della Corte d’appello di Milano.
Per il posto di presidente aggiunto della Cassazione, Giacomo Fumu, presidente di sezione in Cassazione e Domenico Carcano, già capo dell’ufficio legislativo del ministero della Giustizia.