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giudici onorari
«La legge anticorruzione adottata nel gennaio 2019 in Italia» che «ha rafforzato le sanzioni per i reati di corruzione e sospeso i termini di prescrizione dopo le sentenze di primo grado» è citata come esempio positivo dalla Relazione sullo Stato di diritto adottata oggi dalla Commissione europea. «La capacità di individuare, indagare e perseguire la corruzione è molto efficace e beneficia dell’esperienza delle autorità di contrasto nella lotta alla criminalità organizzata. Tuttavia, l’efficacia delle misure repressive è ostacolata dall’eccessiva durata dei procedimenti penali», scrive la Commissione, sottolineando però che «nuove riforme volte a snellire le procedure civili e penali sono in discussione in Parlamento». Per l'esecutivo europeo, il sistema giudiziario italiano ha un solido quadro legislativo per salvaguardare l’indipendenza della magistratura e l’autorità italiana di regolamentazione per i media audiovisivi è considerata indipendente ed efficace sebbene «l’indipendenza politica dei media italiani rimanga un problema a causa della mancanza di disposizioni efficaci sulla prevenzione dei conflitti di interesse». La Commissione ha ricordato che l’Italia ha istituito un Centro che mira a monitorare le minacce ai giornalisti e a sviluppare le misure di protezione necessarie per rispondere alle preoccupazioni in merito alla sicurezza dei giornalisti e che le pene detentive per diffamazione sono state impugnate in tribunale, attingendo alla Costituzione e alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sulla libertà di espressione. «L’Italia non ha ancora adottato una legge globale che disciplini il lobbismo e il regime di conflitto di interessi è frammentato», segnala ancora l’esecutivo Ue, mentre per quanto riguarda i controlli e gli equilibri, «la Corte costituzionale continua a svolgere un ruolo importante e ha recentemente incoraggiato una maggiore partecipazione della società civile e del pubblico in generale ai suoi procedimenti». Infine, le riforme volte a creare un’istituzione nazionale per i diritti umani, che ancora manca, «sono in discussione in Parlamento - continua la Relazione - e la società civile è vivace, sebbene alcune Ong, in particolare su alcune questioni come la migrazione, siano soggette a campagne diffamatorie». Il giudizio positivo della Commissione sulla legge "Spazzacorrotti" è accolto con entusiasmo da Mario Perantoni, presidente della Commissione Giustizia della Camera e deputato M5S: «Il plauso europeo non può che darci una grande soddisfazione e l’orgoglio di aver fatto una legge importante per il Paese». «Il ministro Bonafede si è battuto in ogni sede pur di ottenere quelle norme compresa quella sulla prescrizione, nonostante le note polemiche che questo ha comportato», ha commentato Perantoni.