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L'ultima grana per il ministro Alfonso Bonafede arriva dalla Sicilia. In Assemblea Regionale Siciliana, i capigruppo dei partiti di maggioranza hanno concordato di votare favorevolmente alla proposta di referendum abrogativo della norma che blocca la prescrizione, proposto dall'Organismo Congressuale Forense. Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha spiegato: «Il blocco della prescrizione è l’ultima inciviltà giuridica di questo Paese. Questa legge Bonafede veramente l’ultimo calcio in faccia al diritto in Italia. Una follia assoluta. L’Italia è l’unico Paese dove lo Stato si può appellare a se stesso, in tutti i paesi del mondo è solo l’imputato che si può appellare alla sentenza che fa lo Stato...ora si elimina addirittura la prescrizione. Non credo che questo sia un fatto che possa essere considerato normale in una società di diritto». Così, l'Ars avvierà l'iter procedurale per la proposizione del referendum, proprio alla vigilia dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario 2020, che già si prospetta carico di tensione. «Su autorizzazione del presidente Micciché e del segretario generale ho concordato con gli uffici della Prima Commissione, Affari Istituzionali, l’avvio dell’iter procedurale per la proposizione del referendum», ha concluso il deputato regionale siciliano Giorgio Assenza,componente dell’assemblea di Ocf. Il coordinatore di Ocf, Giovanni Malinconico, ha commentato così la notizia: "Ci auguriamo sia uno spunto di riflessione ulteriore per il ministro Bonafede, che in tutto questo tempo ha continuato a ignorare la voce degli avvocati e gli ammonimenti sui rischi di incostituzionalità di una simile riforma, della quale ci auguriamo che il meccanismo referendario messo in moto dall'Organismo Congressuale Forense farà finalmente giustizia"