Sono partiti i sequestri degli edifici crollati nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla procura di Rieti dopo il sisma che ha devastato Amatrice e altri centri. Tra gli stabili a cui saranno posti i sigilli anche la scuola "Romolo Capranica". L'Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone, ha chiesto alla Guardia di Finanza di acquisire i documenti relativi agli affidamenti degli appalti per la ristrutturazione dell'istituto. Il procedimento si annuncia particolarmente complesso e delicato. Lo stabile, riconsegnato nel 2012 dopo essere stato sottoposto a un intervento di adeguamento edilizio con misure antisismiche, è parzialmente crollato con il sisma del 24 agosto. Anac e Fiamme gialle l'anno scorso hanno sottoscritto un protocollo che prevede collaborazione anche in questo tipo di attività di vigilanza. "Noi abbiamo soltanto chiesto alla nostra polizia giudiziaria di rimuovere con cautela le macerie degli edifici colpiti dal sisma e di assicurarci tutta la documentazione utile per svolgere i necessari accertamenti", ha detto il capo della Procura di Rieti, Giuseppe Saieva, che ha aperto un'inchiesta per disastro colposo dopo il terremoto del 24 agosto scorso. La precedenza "viene data agli edifici pubblici, 'in primis' quelli del Comune dove sono raccolte le carte che raccontano la 'storià di questi edifici. Noi cerchiamo le carte - ha ripetuto il magistrato - vogliamo soltanto quelle per il momento". Nonostante i primi provvedimenti di sequestro adottati dalla polizia giudiziaria, l'inchiesta della Procura di Rieti per disastro colposo, dopo il sisma del 24 agosto, procede ancora a carico di ignoti. "È prematuro - ha spiegato ancora il Procuratore Saieva - noi stiamo provvedendo a isolare, anzitutto, gli edifici pubblici danneggiati dal terremoto, in attesa di acquisire tutta la documentazione utile. Poi, valuteremo il da farsi". "Stiamo raccogliendo gli elementi per verificare se vi siano estremi di reato legati ai crolli e alle lesioni delle strutture pubbliche di Arquata del Tronto. Ma le indagini sono ancora nella fase iniziale", riferiscono invece fonti del comando provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno, in relazione all'inchiesta aperta dalla Procura locale finalizzata ad accertare se vi siano responsabilità in relazione ai pesanti danni agli edifici provocati dal terremoto di mercoledi scorso. Al momento, non vi è un ipotesi di reato, e quindi anche alcun indagato. "La scuola di Arquata è gravemente lesionata - dicono dal comando dei carabinieri - così come il 90% delle case o delle strutture della zona. Quindi non sarà certamente riaperta per la nuova stagione scolastica. Per il resto stiamo procedendo a effettuare gli accertamenti necessari, ma occorrono interventi e sopralluoghi tecnici che non avranno di certo tempi brevi". Oltre il plesso principale, della scuola media del Borgo di Arquata dove sono iscritti 60 studenti, nel comune delle Marche più colpito dal sisma del 24 agosto, sono presenti altri due istituiti, una scuola primaria con 28 alunni e una dell'infanzia, con 30 bambini. Il sindaco del paese Aleandro Petrucci ha dichiarato che vuole far ripartire le lezioni già il 30 settembre. La Caritas dovrebbe fornire i moduli abitativi per riattivare le attività scolastiche entro breve tempo. Da segnalare che la Procura di Ascoli Piceno, competente per territorio, sta svolgendo le indagini anche per comprendere le cause dei crolli di parte dell'ospedale di Amandola, cittadina che è in provincia di Fermo.