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Espressioni sessiste, insulti umilianti e denigratori ai dipendenti fino alle minacce di morte. Con queste accuse la Procura di Vercelli ha sospeso il prefetto Salvatore Malfi, attualmente in servizio a Salerno. I fatti risalgono al periodo dal 2011 al 2016, quando Malfi era alla gudia della prefettura piemontese. La misura cautelare è scattata nell’ambito di un’inchiesta nella quale Malfi è indagato per abuso d’ufficio. A quanto si apprende Malfi avrebbe ' in una pluralità di occasioni ingenerato un clima di costante terrore e di estrema tensione negli uffici prefettizi'. ' In particolare - spiegano dalla Procura - l’indagato era solito rivolgersi ai dipendenti con espressioni ingiuriose, a sfondo sessista, umilianti e denigratorie, utilizzando toni e atteggiamenti discriminatori e minacciandoli finanche di morte'.
Tra le accuse di cui dovrà rispondere Malfi, formalizzate al termine di un’indagine coordinata dal pm Davide Pretti e condotta congiuntamente da Squadra Mobile e Guardia di Finanza di Vercelli, figurano anche i ' delitti contro l’assistenza familiare e contro la persona'. Il provvedimento, prosegue la Procura, rientra in un più am- pio contesto di indagine nel settore della spesa pubblica, con particolare riferimento alla gestione del servizio per l’accoglienza dei richiedenti asilo, nell’ambito del quale sono emersi gravi indizi di reato in relazione a delitti contro la pubblica amministrazione, quali turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio'.
Salvatore Malfi in questi mesi alla guida della Prefettura di Salerno ha affrontato a più riprese il tema dell’accoglienza. Salerno è porto di sbarco ed ha accolto migliaia di stranieri in fuga. La macchina organizzativa si è sempre distinta per professionalità ed efficienza, che ha fatto dello scalo cittadino uno degli esempi sottolineati anche dal ministro dell’Interno Marco Minniti.