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In questi anni non sarà sfuggito agli addetti ai lavori il fatto che la Procura di Roma sia diventata particolarmente attiva nel contrasto ai fenomeni corruttivi. Questo genere di indagini, un tempo appannaggio pressoché esclusivo della Procura di Milano, sono diventate sempre più frequenti a Piazzale Clodio. Sono lontani ormai i tempi in cui il Tribunale di Roma era considerato il “porto delle nebbie”, dove i fascicoli riguardanti politici o imprenditori finivano puntualmente insabbiati o dimenticati in qualche cassetto. L’arrivo dell’ex pm milanese Paolo Ielo, l’attuale titolare del fascicolo sul progetto di nuovo stadio per la A. S. Roma, ha certamente contribuito a questo significativo cambio di rotta.Diventato aggiunto a Roma, Ielo è il capo del dipartimento reati contro la Pubblica amministrazione. Con i colleghi Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli ha coordinato l’inchiesta “Mafia Capitale”. Anche se l’aggravante mafiosa è stata esclusa dai giudici del dibattimento, l’indagine ha permesso di svelare il sistema romano del malaffare. Ielo è arrivato nella Capitale nel 2008 dopo una lunga carriera trascorsa a Milano: prima come giudice, poi come pm nel pool di “Mani pulite” epoi ancora come gip. Passaggi di funzioni senza cambiare distretto possibili fino all’entrata in vigore della riforma sull’ordinamento giudiziario del 2006.Il legame con Milano, però, non si è mai interrotto in questi anni: è stato più di una volta notato da avvocati e colleghi transitare nei pressi del Palazzo di Giustizia milanese.Che il sogno nel cassetto di Ielo sia quello di diventare il futuro procuratore di Milano? La città dove il potere giudiziario iniziò a sostituirsi a quello politico. Sulla carta è possibile. L’attuale capo, Francesco Greco, andrà in pensione fra circa tre anni. Sarà quindi il prossimo Csm che provvederà alla nomina del suo successore. Molto dipenderà da come andranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio.La Procura di Milano è da sempre un “feudo” delle toghe progressiste di Md, ora confluite nel cartello Areadg. Oltre a Greco, erano toghe progressiste anche Francesco Saverio Borrelli, Gerardo D’Ambrosio, Edmondo Bruti Liberati. E’ ipotizzabile che Ielo, appartenente alla stessa corrente, possa contare a piazza Indipendenza sull’appoggio di GiuseppeCascini, che è già sicuro di essere eletto quale candidato di Areadg nella categoria dei pm.La variabile sarà il risultato che otterrà Autonomia& Indipendenza, la corrente fondata da Piercamillo Davigo, anche lui ex pm del pool di Mani pulite. Stando agli ultimi boatos, A& I dovrebbe quadruplicare la propria presenza a Palazzo dei Marescialli, oggi presidiato dal solo consigliere Aldo Morgigni. E l’aumento di A& I avverrebbe principalmente proprio a danno di Areadg.In quel caso potrebbero esserci problemi per Ielo. Il programma di A& I ha come aspetto centrale il ritorno all’anzianità di servizio quale criterio principe nell’assegnazione dei posti direttivi. Ielo, con pochi anni di funzioni semidirettive, sarebbe quindi penalizzato nella scelta.Senza contare, poi, il voto dei componenti laici. Il M5s, attualmente nell’occhio del ciclone a Roma per le indagini condotte da Ielo, esprimerà nella prossima consiliatura tre componenti. Di cui uno, molto probabilmente, sarà anche il vice presidente del Csm.