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Il 15 agosto per i detenuti è un giorno come un altro, caldo terribilmente caldo, come lo sono stati quelli di giugno, di luglio e lo saranno quelli di settembre. Mesi infernali perché al caldo non c'è rimedio. Alle deficienze strutturali e alle carenze igieniche si aggiungono altri gravi problemi come, in alcuni istituti, quelli idrici che consentono l'erogazione di acqua solo per pochissimo tempo.La Camera penale di Trieste, dopo il ritrovamento, in udienza, sotto la camicia di un detenuto, di un insetto non identificato, ha recentemente evidenziato un'ulteriore incredibile vicenda, che ha interessato la locale Casa circondariale: l'invasione di cimici da letto. L'Osservatorio Carcere dell'Unione Camere penali, investito del problema, ha scritto alle autorità competenti e dalla Direzione del carcere è pervenuta la conferma dell'incresciosa situazione, che permane dal mese di giugno."?presso l'istituto di Trieste ? scrive la direttrice ? è stata lamentata la presenza di insetti, in un primo momento non meglio identificati, per i quali sono stati richiesti ed effettuati, da parte dell'Azienda per i servizi sanitari, ripetuti interventi di disinfestazione, che evidentemente non hanno sortito alcun effetto. Persistendo il problema, ed ipotizzando (a seguito di diligente ricerca sul web del Comandante di Reparto) potesse trattarsi di cimici da letto, questa direzione ha richiesto il sopralluogo di una ditta specializzata, che, intervenuta nella settimana corrente (fine luglio, ndr) , ha confermato la natura degli insetti, proponendo una disinfestazione generale dell'istituto, il costo potrebbe aggirarsi tra i 15.000 ed i 20.000 euro (ma la somma esatta dipenderà dalla eventuale necessità di ripetere gli interventi). Occorre chiarire, senza ombra di dubbio, che la situazione è sotto controllo e che il Provveditorato, solo oggi (29 luglio), attraverso la comunicazione dell'evento critico classificato come ?medio' è stato informato. A termine della procedura di quantificazione della spesa, in osservanza alle vigenti procedure contabili (gara/ricerca di mercato) si chiederà allo stesso Provveditorato la risorsa necessaria per la completa sanificazione dell'istituto?".In qualunque contesto l'invasione di cimici da letto desterebbe un immediato allarme. Sopratutto a Trieste, splendida città, più volte premiata nella classifica annuale della qualità della vita. Evidentemente non per quella parte di territorio racchiusa dentro le mura del carcere, non per quelle vite abbandonate che la abitano. Definire "media" la criticità ed informare il Provveditorato dell'Amministrazione Penitenziaria dopo un mese dall'evento, affinché si potessero avviare le necessarie procedure, equivale a tollerare una situazione incresciosa e a farla persistere per l'intera estate. La cifra da investire per risolvere il problema è davvero irrisoria per un'Amministrazione che spende risorse ben più ingenti per conservare la maestosità dei suoi Uffici. Le cimici da letto si nutrono di sangue umano, ma sono animali.A proposito di sangue, si è conclusa a Napoli, con la notifica dei relativi avvisi, l'indagine sulla "cella zero" del carcere di Poggioreale. Nata dalle denunce dell'Associazione ex Detenuti, della Onlus "Il Carcere Possibile", del Garante dei Diritti dei Detenuti della Regione Campania e di alcuni singoli reclusi, vede indagati 22 agenti penitenziari e un medico che, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbero nel 2012, causato e tollerato percosse nei confronti dei detenuti. La Procura della Repubblica ritiene fondate le notizie di reato, dovranno essere ora gli indagati a dimostrare la loro innocenza.Intanto che a 35° non c'è acqua, che le cimici succhiano il sangue, che la Procura della Repubblica ritiene fondate le denunce di percosse, mi viene un "Dubbio": ma sarà anche per questo che non viene istituito il delitto di tortura in Italia?