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Giovanni Salvi, pg di Cassazione
La V Commissione del Csm si spacca nuovamente sulle nomine. E questa volta in gioco c’è il posto più prestigioso, ovvero la guida della procura generale della Cassazione, oggi occupata da Giovanni Salvi, che a luglio andrà in pensione per sopraggiunti limiti di età. Un posto ambitissimo, anche perché il procuratore generale della Cassazione è colui che ha in mano, insieme al ministro della Giustizia, il potere disciplinare, potendo dunque decidere del destino delle altre toghe. Ma la scelta in Commissione per gli incarichi direttivi non è stata semplice: sono due, infatti, i nomi che verranno proposti al plenum, che deciderà nel giro di due settimane davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si tratta di due nomi di Unicost: l’attuale numero due della procura generale, Luigi Salvato, sostenuto dai consiglieri Michele Ciambellini (Unicost) e Alessandra Dal Moro (Area), e il procuratore generale di Napoli Luigi Riello, sponsorizzato dal togato di Magistratura Indipendente Antonio D’Amato e dal laico di Forza Italia Alessio Lanzi. Astenuti, invece, il togato Sebastiano Ardita e il laico Fulvio Gigliotti (M5s). In tutto i concorrenti erano tre: oltre a Salvato e Riello aveva presentato domanda anche il Pg di Roma Antonio Mura. Il favorito, allo stato attuale, sembra essere Salvato, una scelta in continuità con l’era Salvi e ben visto dalle correnti progressiste della magistratura. L’ipotesi è che possa contare almeno su otto voti, sommando quelli di Area a quelli di Unicost, che però potrebbe spaccarsi dividendo il bottino tra lui e Riello. In magistratura dal 1980, Salvato è stato magistrato addetto all’Ufficio studi del Csm e dal 2002 si trova in Cassazione, prima come magistrato addetto al Massimario, poi quale consigliere e sostituto procuratore generale. Nel 2018 è stato nominato avvocato generale della Cassazione e dal luglio 2020 è procuratore generale aggiunto. Componente del Consiglio direttivo della Corte, è stato assistente di studio di tre giudici costituzionali e professore a contratto presso due Università. Riello ha invece iniziato la sua carriera nel 1979 in Calabria, come pretore di Rogliano. Nel 1989 è stato nominato giudice del Tribunale di Napoli, per poi diventare Consigliere in Corte d’Appello nel 1999. Nel 2002 è stato eletto come consigliere del Csm, nonché segretario di Unicost, per rientrare nel 2007 in Corte d’Appello a Napoli. Una sosta breve, dal momento che nello stesso anno è poi approdato in Corte di Cassazione come sostituto procuratore, per due anni nel civile e poi in ambito penale. Nel 2015 è stato nominato nuovo procuratore generale di Napoli.