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"Il tema della ragionevole durata dei processi non si risolve con l'abolizione della prescrizione, ma con la depenalizzazione, la razionalizzazione del processo penale, la fornitura di persone e mezzi al sistema penale". Gherardo Colombo, ex collega di Piercamillo Davigo nel pool milanese di mani pulite, ha preso da anni una nuova direzione ed è convinto che se "vogliamo, giustamente e secondo Costituzione, un processo rapido ed efficiente, si deve pensare a strumenti che lo rendano effettivamente rapido ed efficiente. Depenalizziamo". “La domanda che dobbiamo farci è come riuscire a ridurre i tempi – ha spiegato Colombo -. Io credo che la prescrizione non c’entri con questo. Bisognerebbe procedere ad una depenalizzazione molto estesa. In Italia quasi ogni trasgressione costituisce reato. Sembra che ormai il processo sia diventato un procedimento in cui conta forse soltanto l’efficienza piuttosto che gli aspetti di garanzia”. Per l’ex magistrato “bisognerebbe prima di tutto cominciare ad investire sull’educazione, i cittadini italiani trasgrediscono un po’ troppo. Se si riducesse il numero dei reati, la giustizia funzionerebbe meglio. Cercare di risolvere la situazione attraverso uno strumento inappropriato significa semplificare e la semplificazione non produce grandi risultati. L’ideale sarebbe riuscire a realizzare la Costituzione, la democrazia non può essere basata sulla paura”. Infine una stoccata alla domanda sugli italiani popolo di giustizialisti. “Gli italiani generalmente inneggiano alla legalità altrui”, chiuse infatti Colombo.