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Un sollecito al ministero dell’Economia, con lo scopo di risolvere in via normativa il delicato problema del deposito dei ricorsi di parte nel processo tributario telematico in limine di scadenza, allorché il sistema vada in breakdown, in modo che sia consentito il deposito cartaceo entro il giorno seguente. È quanto presentato dall’Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi, con lo scopo di evitare pericoli di inammissibilità. In caso di breakdown, infatti, risultano troppo stretti i tempi di comunicazione, col conseguente rischio di pregiudicare irreversibilmente l’attività difensiva in coincidenza della scadenza dell’ultimo giorno per l’espletamento dei depositi dei ricorsi o degli appelli, necessariamente da assolvere mediante lo strumento telematico. Un problema la cui soluzione richiede una nuova norma. Attualmente è possibile soltanto usufruire di un’autorizzazione postuma, ai fini di un’eventuale rimessione in termini, esclusivamente riservata agli atti infraprocedimentali, non attuabile, quindi, in ipotesi di deposito dei ricorsi introduttivi non ancora iscritti a ruolo.