Sono in tutto 4 per ora i referendum ammessi
dalla Corte costituzionale in materia di giustizia, ma l'esame degli altri quesiti prosegue. Lo sottolinea la stessa Consulta in una nota. Quelli sinora dichiarati ammissibili riguardano l'abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità, la limitazione delle misure cautelari, la separazione delle funzioni dei magistrati e l'eliminazione delle liste di presentatori per l'elezione dei togati del
CSM.
(IL NO AL REFERENDUM SULL'EUTANASIA)
Referendum sulle firme per candidarsi al Csm
Ci sarà il referendum che vuole cancellare le firme necessarie per poter presentare una candidatura alle elezioni dei consiglieri togati del Csm. La Corte costituzionale ha dichiarato il quesito ammissibile.
Referendum sulla separazione delle carriere
La Corte costituzionale ha dichiarato l'ammissibilità del referendum che ha come obiettivo la separazione delle carriere in magistratura, cancellando le norme che oggi consentono.
Referendum sulla custodia cautelare
Si terrà il referendum sulla custodia cautelare. La Corte costituzionale si è pronunciata per la sua ammissibilità.
Referendum sulla Legge Severino
Si voterà sulla legge Severino. La Corte costituzionale ha dichiarato l'ammissibilità del referendum sul Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità, uno dei decreti attuativi della legge.
Sì della Consulta a quattro quesiti referendari, le reazioni della politica
«La decisione della Consulta di non ammettere il referendum sulla eutanasia riflette una certa miopia istituzionale che concede più alla religione che al libero arbitrio». Così in una nota deputato M5S
Aldo Penna. «Dopo aver ribadito con due sentenza la necessità di una legge e dopo aver constatato l’inerzia colpevole del Parlamento,
sottrae al popolo una domanda alla quale che era necessario rivolgergli, con motivazioni deboli che rilanciano un’altra esigenza quella di una modifica costituzionale per introdurre il giudizio preventivo di ammissibilità e non consentire che milioni di firme vadano disperse come in questo caso», conclude
Penna. «Una bella notizia. Ho firmato con convinzione
i Referendum Giustizia ed oggi, con la decisione della Consulta di ammettere 4 quesiti, è un bel giorno. C’è ancora tanta strada da fare per avere davvero una giustizia giusta, ma questo è un buon inizio. Buon voto a tutti». Così il capogruppo di iv al Senato,
Davide Faraone, su
twitter. «Sono contento che il referendum sia passato così anche i cittadini potranno esprimere la propria opinione. I referendum sono sempre una prova e un esercizio di democrazia da parte dei cittadini. Sulla
legge Severino noi sindaci abbiamo chiesto da sempre una modifica perché ci ritroviamo, unica figura istituzionale, ad essere sospesi per 18 mesi senza una condanna definitiva». Questo il commento a caldo, con
l'ANSA, sul via libera al quesito referendario sulla legge Severino di
Antonio Decaro, presidente dell'Anci. «Che dire? Prendiamo atto. Si tratta di quesiti molto diversi tra loro» e per
Alfredo Bazoli, capogruppo
Pd in commissione
Giustizia alla Camera, due dei quesiti ammessi dalla Consulta sono «molto discutibili», ovvero quelli sulla legge Severino e sulle misure cautelari. Spiega Bazoli
all’Adnkronos: «Intervengono con l’accetta su temi delicati. Da una parte l’abrogazione integrale della legge Severino che, a mio parere, è molto discutibile.
Si poteva intervenire su alcuni aspetti, migliorare ma non abrogarla integralmente. E poi il quesito sulla limitazione della misure cautelari, un tema che non mi sembra tanto materia da referendum: si rischia di produrre un buco legislativo e anche questo lo trovo abbastanza discutibile». Per quanto riguarda gli altri due quesiti ammessi dalla Consulta - separazione delle funzioni dei magistrati e
Csm - «si tratta di temi che sono già parzialmente assorbiti dalla riforma in corso di approvazione in Parlamento». Il fatto che siano stati ammessi questi quesiti referendari può essere un ostacolo alla riforma? «No anzi, sono un ulteriore stimolo a completare la riforma visto che sono peraltro già contenuti nelle bozze che stiamo esaminando». Il
Pd si schiererà dunque contro i quesiti su Severino e misure cautelari? »Io ho espresso una mia valutazione personale. Discuteremo e ci sarà una posizione del partito». «Primi quattro referendum sulla giustizia dichiarati ammissibili e presto sottoposti a voto popolare: vittoria!». Lo scrive su
Twitter il leader della Lega,
Matteo Salvini.
Fratelli d'Italia appoggerà due referendum su quattro
«Appoggeremo i referendum sulla riforma del Csm e sulla separazione delle funzioni che è una battaglia fondamentale del centrodestra - spiega
Delmastro - ma non potremo appoggiare gli altri. Ad esempio sulla custodia cautelare perché mette a rischio la sicurezza e sulla legge
Severino, perché se venisse abolita lascerebbe troppa discrezionalità ai giudici, sarebbero loro a decidere caso per caso e questo mi spaventa». E conclude: «In ogni caso come
FdI faremo una riflessione generale. E venerdì abbiamo la Direzione del partito, non conosco l'ordine del giorno ma immagino che ci siano più temi»