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Per il terzo anno consecutivo, l’avvocatura padovana “incontra la città”. L’evento, patrocinato dal Consiglio Nazionale Forense, Cassaforense, Comune e Provincia di Padova, ha come obiettivo quello di avvicinare i legali ai cittadini, offrendo una serie di eventi culturali, ma soprattutto la possibilità di ricevere consulenza giuridica gratuita, con oltre 100 avvocati a disposizione, aperta e rivolta a tutti.
In questa terza edizione, “L’avvocatura incontra la città” si svolge in due tappe: la prima, lunedì 14 maggio, in cui i legali di Padova offrono ai propri iscritti e alla cittadinanza un convegno dal titolo “Linguaggio dell’odio e ingiustizia discorsiva”, con relatori il presidente del Consiglio dell’Ordine di Padova, Francesco Rossi, il presidente del Consiglio Nazionale Forense, Andrea Mascherin, il presidente del Consi- glio dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori e Salvatore Sica, vicepresidente della Scuola Superiore dell’Avvocatura. A seguire, lo spettacolo teatrale “Enzo Tortora: storia di un galantuomo” e un dibattito. Sabato 19 maggio, invece, si svolgerà la “Giornata di consulenza gratuita”, in cui i legali padovani saranno a disposizione dei loro concittadini dalle 10 del mattino alle 17, presso lo storico Caffè Pedrocchi, per una giornata dedicata alla consulenza. All’esterno, nello spazio antistante il Caffè Pedrocchi, verrà allestito un gazebo nel quale saranno presenti i Consiglieri dell’Ordine degli Avvocati per invitare i cittadini ad avvicinarsi, fornendo anche un servizio di informazione e orientamento per l’accesso alla giustizia e la fruizione delle prestazioni professionali degli avvocati. All’interno, nella Sala Rossini, saranno allestiti per materia i tavoli ai quali siederanno gli avvocati, che presteranno il proprio servizio di consulenza ai cittadini, secondo i più rigorosi dettami deontologici: viene richiesto, infatti, a tutti i partecipanti l’impegno formale ad offrire una consulenza che sarà gratuita e meramente orientativa e ad astenersi dall’accettare qualsiasi incarico ed eventuale mandato difensivo che da tale attività possa derivare.
«Questo progetto è l’occasione per rappresentare alla cittadinanza padovana ( e non solo) l’impegno sociale di cui è capace l’Avvocatura, dentro e fuori le aule di giustizia», ha spiegato il presidente Rossi. Tra gli obiettivi del Consiglio dell’Ordine di Padova, infatti, c’è anche quello di riaffermare l’autorevolezza della professione di avvocato, che ha il suo ruolo essenziale nella tutela degli interessi e dei diritti dei cittadini, a partire da quelli più deboli. Di qui, dunque, la decisione di ben 100 avvocati di mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze, in base al loro settore di attività: diritto penale; diritto amministrativo; diritto tributario; persone e famiglia – successioni; diritti reali; obbligazioni e contratti; diritto del lavoro e previdenza; responsabilità civile; locazioni; procedure esecutive e concorsuali; diritto societario e dell’impresa; diritto bancario; tutela del consumatore; privacy e diritto della rete. Un ventaglio variegato di specializzazioni, perchè il consulente legale non può essere “uno qualsiasi” ma l’Ordine vuole mostrare anche fisicamente come le specializzazioni nel sapere giuridico siano necessarie per offrire una consulenza di qualità.