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«Amici ho deciso. Chiederò a tutti, anche ai senatori della Lega, di votare permandarmi a processo». Sul caso della nave Gregoretti e l'accusa di sequestro di persone, l'ex ministro dell'Interno ha scelto la linea del processo. Un primo passaggio si avrà oggi alle 17 in Giunta per le autorizzazioni dove, a questo punto, il risultato è scontato: «Per rimanere liberi bisogna, a un bel momento, prendere senza esitare la via della prigione», ha poi dichiarato Salvini citando Giovannino Guareschi. "Io adotto il detto della mia nonna che era emiliana e che mi ha allevato con il motto "Male non fare, paura non avere". Siccome devono essere i delinquenti ad avere paura ad andare a processo - e io non mi ritengo un delinquente - ho chiesto, e ribadisco la richiesta, mandatemi a processo, così almeno processate tutto il popolo italiano perchè difendere i confini, l’onore del mio Paese è un mio dovere. E se devo andare in galera per difendere il mio Paese - ha concluso Salvini a proposito della riunione odierna della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari di palazzo Madama - lo faccio a testa alta». Dura la replica del segreario dem, Nicola Zingaretti che, a questo punto, si ritrova in un cul de sac: «Quello che sta facendo Salvini è sempre lo stesso film, garantista su se stesso e giustizialista quando un suo avversario si trova ad incontrare la giustizia».