Il giudice della sezione Fallimentare del Tribunale di Lecce, Pietro Errede, 56 anni, coinvolto insieme ad altre otto persone in una inchiesta per corruzione avviata nei mesi scorsi dalla Procura di Potenza, sarà trasferito a Bologna. Lo ha deciso il plenum del Csm basandosi sui pareri espressi dalla Prima commissione. È stato espresso parere contrario al trasferimento presso gli uffici giudiziari di Brindisi, Bari, Trani e Matera.

Giudice di Lecce indagato per corruzione: le accuse

Errede è indagato per un presunto giro di consulenze concesse, in cambio di favori, senza rispettare il principio della turnazione. Tra le utilità ottenute dal giudice vi sarebbe anche l’acquisto di una collana tennis a prezzo di fabbrica, grazie all’interessamento di un consulente. La conversazione telefonica tra quest’ultimo ed Errede, relativa all’acquisto del monile, è stata intercettata dalla Guardia di finanza e trascritta negli atti consegnati alla Procura di Potenza, competente per le indagini riguardanti i magistrati leccesi. Parere contrario al trasferimento a Bari è stato espresso per motivi di incompatibilità, in quanto la sorella del giudice, Grazie Errede, è sostituto procuratore della Repubblica nel capoluogo pugliese. La commissione si è pronunciata favorevolmente rispetto al trasferimento di Pietro Errede al Tribunale di Bologna o a quello di Pescara, escludendo, quindi, l’assegnazione a funzioni fallimentari, di esecuzione civile e riguardanti il coordinamento di sezione.