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"In attesa di esaminare le motivazioni dell’ordinanza della Corte Costituzionale, il M5s comunica fin da ora che, pur rispettando la decisione della Consulta, non ne condivide il principio, espresso in data odierna in un comunicato della stessa Corte, secondo cui l’ergastolo ostativo sia incompatibile con la Costituzione". Parole e musica del Movimento 5Stelle. A cu fanno eco quelle del leader leghista Salvini, il quale è ancora più netto: «Per mafiosi e assassini l’ergastolo non si tocca, dicano quello che vogliono. E basta!», cinguetta Salvini su Twitter. Insomma, l'ordinanza con cui la Consulta ha dichiarato incostituzionale il carcere ostativo ha ricompattato la vecchia alleanza giallo-verde. Dopo il divorzio tra Salvini e Di Maio, Lega e 5Stelle fanno di nuovo asse e annunciano battaglia contro chi, seguendo le indicazioni della Corte Costituzionale, si battere per riformare l'ergastolo ostativo. "L’unico modo che il mafioso ha per ravvedersi è collaborare con la giustizia: soltanto in quel momento viene effettivamente reciso il suo legame con l’associazione criminale. Dare la possibilità di accedere a benefici penitenziari e liberazione condizionale, in assenza di collaborazione, significa indebolire principi e capisaldi nella lotta alle mafie voluti, tra gli altri, da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Stiamo già lavorando a una nostra proposta di legge per difendere gli strumenti frutto di decenni di lotta alle mafie e ci aspettiamo una risposta forte e compatta da parte di tutto il Parlamento", affermano infatti le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle della commissione Giustizia di Montecitorio.