Almeno una delle due richieste urgenti dell’Anm dovrebbe essere soddisfatta a breve: con un emendamento al ddl di conversione del milleproroghe, verrà riportato a 3 anni il tempo minimo di permanenza nella prima sede per i giovani magistrati. Sul provvedimento è al lavoro il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che interverrà dunque sulla nuova disciplina introdotta dal cosiddetto decreto Cassazione. L’iniziativa di via Arenula arriva all’immediata vigilia del direttivo Anm, che domani vedrà il confronto tra le diverse correnti sulla “vertenza” in corso con l’esecutivo. E soprattutto, il guardasigilli eviterà in questo modo che il sindacato dei giudici si trovi sollecitato alla linea dura proprio dai magistrati al loro primo incarico. Questi ultimi si sono costituiti in un comitato che nelle ultime ore aveva predisposto una «richiesta» da sottoporre al “parlamentino” dell’Anm: «Alla luce della mancanza di qualsivoglia intervento correttivo», si legge nell’appello già sottoscritto da oltre cento giovani toghe, «si chiede di porre in essere ogni iniziativa sindacale affinché venga ripristinato il termine triennale per la legittimazione ai trasferimenti, quantomeno per i magistrati nominati con i decreti del 2012, 2013 e 2014». E quell’esortazione ad adottare «ogni iniziativa» rimanda abbastanza chiaramente all’ipotesi sciopero. Non a caso, nel documento preparato dal Comin (” Comitato magistrati di prima nomina”, appunto) si ricorda di aver già «sollecitato dure reazioni» e «inequivocabili forme di protesta, dichiarandosi disponibili finanche a scioperare». Le richieste verranno dunque accolte dal ministro Orlando, proprio per quei “Mot” ( Magistrati ordinari in tirocinio) entrati in servizio negli anni 2012, 2013 e 2014. Quelli appunto che ritengono compromessi, dall’allungamento a 4 anni del termine per i trasferimenti, i loro «diritti quesiti».
Più precisamente, la norma contenuta nell’emendamento al milleproroghe riporterà a 3 anni il tempo minimo di permanenza per tutti i magistrati che alla data di entrata in vigore della legge saranno già stati assegnati alla loro prima sede. Il che lascia aperto uno spiraglio anche per i 348 vincitori dell’ultimo concorso in magistratura, la cui graduatoria è stata approvata il 5 dicembre scorso e per i quali ora lo stesso guardasigilli ha deciso di utilizzare il Fondo previsto nell’ultima legge di Bilancio.
«Saranno immessi in servizio in tempi brevi», comunica via Arenula, grazie alla procedura già attivata da Orlando attraverso la comunicazione al ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia.