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Garantire dibattito pubblico e voto palese sui due casi che saranno all’esame del Consiglio superiore della magistratura la prossima settimana, che devono essere trattati separatamente: la permanenza di Piercamillo Davigo dopo la pensione e la sostituzione di Marco Mancinetti, il togato che si è dimesso a settembre dopo che è stata avviata a suo carico l’azione disciplinare. A chiederlo è il coordinamento di Area democratica per la giustizia. «Il Csm si accinge ad assumere le proprie determinazioni sulle conseguenze del pensionamento del consigliere Davigo e delle dimissioni del consigliere Mancinetti. Riteniamo che le due questioni debbano essere trattate separatamente affinché la decisione dell’un caso non venga ad essere contraltare dell’altro», si legge in una nota di Area. «Auspichiamo che il plenum del Csm possa adottare la deliberazione finale attraverso un dibattito pubblico ed un voto palese - sottolineano le toghe progressiste- affinché le ragioni del voto e delle relative posizioni siano il più possibile intellegibili e trasparenti». A giudizio di Area «sono due questioni oggettivamente complesse che devono essere affrontate e risolte attraverso l’interpretazione delle norme esistenti senza che le relative decisioni possano essere influenzate da argomenti di tipo personalistico, da logiche di schieramento o da calcoli strategici. Si tratta di temi che investono la composizione di un organo di rilievo costituzionale che pertanto chiamano tutti al più alto senso di responsabilità».