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È stata presentata alla ministra della Giustizia Marta Cartabia la relazione finale della Commissione per il nuovo codice dei crimini internazionali, istituita dalla guardasigilli lo scorso 23 marzo, e presieduta da Francesco Palazzo, professore emerito di diritto penale dell’Università di Firenze, e da Fausto Pocar, professore emerito di diritto internazionale dell’Università di Milano.
Il testo propone appunto una nuova disciplina per la definizione e il perseguimento dei crimini: in tal modo, spiega via Arenula, «si darebbe pieno adempimento agli obblighi internazionali assunti dall’Italia a seguito della ratifica dello Statuto di Roma, dopo 20 anni dalla sua entrata in vigore e dopo 24 dalla sua firma». «Il ministero - prosegue la nota - aveva già in animo di mettere mano a questo capitolo importante della nostra legislazione penale contro i crimini internazionali, di guerra. Le occasioni della storia, come quella in Ucraina, hanno accelerato la nostra determinazione e anche impresso un ritmo sostenuto».
Cartabia tiene a ringraziare la commissione nata anche in seguito alle interlocuzioni da lei avute con il Partito radicale: «In così poco tempo ha provveduto alla redazione di un vero codice di diritto penale internazionale che copre quegli aspetti sostanziali della disciplina che mancavano, ma che fa anche interventi importanti per ciò che riguarda la giurisdizione. Sarà mia cura portare questo importare lavoro all’attenzione del governo».