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Cpr Caltanissetta
Dopo le segnalazioni di pestaggi e mancata assistenza pervenute nelle ultime settimane alla rete di attivisti, giovedì mattina, la deputata Simona Suriano del gruppo parlamentare ManifestA si è recata in visita ispettiva presso il Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) di Caltanissetta. Mentre la parlamentare effettuava il sopralluogo, accompagnata da un suo assistente, all’esterno del Cpr si teneva un presidio di solidarietà – preannunciato nei giorni precedenti dalla campagna LasciateCIEntrare – che chiedeva la chiusura definitiva del Cpr. Al presidio hanno partecipato anche Borderline Sicilia, Rete Antirazzista Catanese e Arci Porco Rosso.
«Chiediamo la chiusura del Cpr – ha detto Yasmine Accardo di LasciateCIEntrare - perché luogo di ingiusta detenzione dove vengono negati i diritti umani e dove la violenza contro le persone continua ad essere l’unica risposta alle legittime richieste – di assistenza sanitaria, psicologica, legale – espresse dai trattenuti. Come attivisti e solidali pretendiamo immediate cure per i richiedenti e la liberazione di tutte le persone trattenute».
La parlamentare Suriano, all’indomani della visita, ha scritto: «Inutile dire le condizioni in cui vivono questi ragazzi, per lo più rei di non avere documenti. Le condizioni sono proibitive per qualunque essere vivente; caldo asfissiante, condizioni igienico sanitarie critiche e tanta disperazione tanto che un recluso recentemente si è gettato da un cavalcavia mentre era in viaggio per l'ospedale piuttosto che rientrare in questi luoghi». E ha aggiunto: «I Cpr così come concepiti sono dei veri lager che vanno chiusi e violano ogni minimo diritto alla decenza umana. Prepareremo con le colleghe di ManifestA che hanno girato per altri Centri delle azioni parlamentari affinché si dia una giusta e dignitosa risposta a chi fugge da guerre e miserie».
LasciateCIEntrare riferisce che, dopo la visita della parlamentare, sono state rilevate gravi criticità a livello sanitario e la presenza di persone trattenute con importanti vulnerabilità. «Inoltre – rileva sempre la campagna -, a seguito delle negligenze da parte degli operatori del centro, diversi sono stati i tentativi di autolesionismo delle persone trattenute. Ieri pomeriggio, a conferma della grave situazione, c’è stata una nuova protesta da parte dei trattenuti per chiedere assistenza sanitaria nei confronti di un cittadino tunisino con importanti problemi renali trattenuto nel Cpr da mesi». LaciateCIEntrare, infine denuncia: «Ancora una volta, le forze dell’ordine hanno risposto con la violenza: sono entrate nella struttura e hanno picchiato due detenuti, uno dei quali era la persona che necessitava di assistenza medica per i problemi renali. Una gravissima aggressione, l’ennesima: nei giorni scorsi dal Cpr erano già arrivate denunce relative alle violenze della polizia nei confronti di un cittadino tunisino».