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Era stata preannunciata una grande esclusiva sul fallito attentato nei confronti di Giovanni Falcone del 21 giugno del 1989 all’Addaura. Una vicenda, a detta di Andrea Purgatori, conduttore del programma Atlantide su la7e, che avrebbe fatto sobbalzare tutti dalla sedia. Documenti inediti?
No . Dopo 28 anni dalla strage di Capaci, il giornalista Saverio Lodato rivela a Purgatori un particolare inedito e punta il dito contro Bruno Contrada, ex dirigente del Sisde, indicato come il sospetto ' traditore' tra le forze dello Stato: «Chiesi a Falcone chi fossero le “menti raffinatissime” che avevano guidato la mafia e a cui lui aveva fatto riferimento dopo il fallito attentato dell’Addaura - racconta il cronista -. Fui molto insistente. Il nome era quello del dottor Bruno Contrada. Ma mi diffidò dallo scriverlo pena più nessun rapporto». Le accuse di Lodato hanno scatenano le proteste dell'avvocato Stefano Giordano, legale di Contrada. Ha telefonato in diretta spiegando a Purgatori come apparisse paradossale che Lodato non abbia riferito questa circostanza dopo la strage di Capaci. Ma non solo. Ha ricordato che il suo assistito è incensurato, evocando la sentenza della Cedu che ha stigmatizzato la sua condanna, così come ribadito dalla successiva sentenza della Cassazione. Non solo. Recentemente lo Stato lo ha risarcito per ingiusta detenzione al Sisde con 667.000 euro.
Nella giornata di ieri, l’avvocato Giordano ha fatto sapere che Bruno Contrada provvederà a tutelare i propri interessi nelle competenti sedi giudiziarie nei riguardi di Lodato e di Purgatori, dell'editore e di ogni altro soggetto la cui responsabilità sia giuridicamente ravvisabile in relazione ai fatti in questione. «In particolare – spiega il legale - si produrranno nelle competenti sedi giudiziarie evidenze documentali attestanti la non corrispondenza al vero di quanto riportato nel corso del programma dal dottor Lodato relativamente alla diffidenza e al sospetto che il dottor Giovanni Falcone avrebbe nutrito nei confronti del dottor Contrada».
Anche l’ex ministro dc Calogero Mannino a proposito del programma “Atlantide” e di Purgatori ha dichiarato: «Ha mostrato la mia foto parlando della trattativa tra Stato e mafia ma non ha detto che sono stato assolto per ben due volte. Procederò per le vie legali, penali e civili. Perché il giornalista Purgatori nell'esercizio della sua professione ha mancato di correttezza, di serietà professionale, di senso della verità, si è abbandonato alla faziosità e la messa in scena. Non vale la pena dire altro - ha spiegato Mannino. che è stato assolto per due volte nell'abbreviato del processo trattativa - Perché al tribunale civile diremo tutto»