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"Penso alla tristezza infinita di queste foto.Penso ai cento che sono caduti in questi anni senza aver mai (mai!) nemmeno immaginato di indossare un giubbotto antiproiettile per il senso di sobrietà che animava ogni loro gesto, pur sapendo che la loro morte era appesa a un capriccio di cosa nostra.Penso alla miseria di un paese in cui l'esibizione della vita ha preso il posto della vita reale. Da oggi all'antimafia da talk show e fanfare dobbiamo aggiungere quella da giubbotto antiproiettile". La firma del post è di Claudio Fava e il mittente è Massimo Giletti, il presentatore tv che nei giorni scorsi è stato protagonista di un lungo servizio fotografico sul settimanale scandalistico "Diva", circondato da quelli che appaiono come poliziotti in borghese e indossando un vistoso giubbotto antiproiettile. Claudio Fava non parla solo da consigliere siciliano, ma da figlio di Pippo Fava, il giornalista e scrittore trucidato dalla Cosa nostra con cinque proiettili calibro 7,65 alla nuca per ordine del boss Nitto Santapaola. Insomma, Fava è uno che la mafia, quella vera, la conosce fin troppo bene. https://www.facebook.com/claudiofava57/posts/10157654095417865