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Rigettata dalla corte d'appello di Firenze la richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione avanzata da Raffaele Sollecito, assolto dall'accusa di aver partecipato, assieme alla cittadina americana Amanda Knoks, all'omicidio di Meredith Kercher, la giovane studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007. Sollecito aveva chiesto oltre 500mila euro per i quasi quattro anni passati in carcere. I giudici toscani hanno ritenuto contraddittorie le dichiarazioni di Sollecito nella fase iniziale dell'indagine, il che avrebbe legittimato l'arresto del ragazzo. "Credevo di avere vissuto le pagine più nere della giustizia italiana ma devo rilevare che oggi ne è stata scritta un'altra che mi lascia sbigottito" la prima reazione di Sollecito trasmessa all'ANSA da uno dei suoi difensori, l'avvocato Giulia Bongiorno. Per Sollecito - ha aggiunto - il risarcimento chiesto era "sacrosanto". La Bongiorno ha annunciato ricorso in Cassazione, parlando di una "moltitudine" di errori già rilevati nel provvedimento.