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La procura di Roma ha comunicato ieri ai difensori di Virginia Raggi di aver depositato il ricorso in appello contro la sentenza di assoluzione “perché il fatto non costituisce reato”, dall’accusa di falso in atto pubblico, emessa dal giudice Roberto Ranazzi il 10 novembre scorso.
Nell’impugnare quella decisione, il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall’Olio, che avevano chiesto la condanna della sindaca a 10 mesi di reclusione, non ritengono affatto che Virginia Raggi sia stata vittima di «un raggiro ordito ai suoi danni» nelle fasi che nell’autunno del 2016 portarono alla nomina di Renato Marra alla guida della Direzione Turismo.