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Con un provvedimento “storico”, il Tribunale di Sorveglianza di Perugia ha concesso la liberazione condizionale a Carmelo Musumeci, condannato all’ergastolo ostativo per reati di criminalità organizzata e in carcere dall’ottobre del 1991. A dare notizia della scarcerazione è lo stesso Musumeci ieri sul suo profilo Facebo- ok: ' L’altro ieri ho ricevuto una di quelle telefonate che ti cambiano la vita. Il numero era quello del carcere di Perugia. Mi avvisano di rientrare in carcere perchè devo essere scarcerato'. Per i giudici che gli hanno concesso la liberazione condizionale, Carmelo Musumeci è un ' uomo nuovo', com’è testimoniato anche dal fatto che persegue il suo ' riscatto dal passato impegnandosi quotidianamente ad assistere la disabilità' in una casa famiglia. Nella decisione, il Tribunale della Sorveglianza di Perugia argomenta il provvedimento col quale viene concessa la liberazione condizionale a un ergastolano ostativo evidenziando pure il ' percorso di grande crescita personale che ha portato Musumeci a leggere e studiare in carcere con granitica volontà, così da lasciarsi alle spalle la mera licenza elementare posseduta all’avvio della detenzione per fregiarsi di tre lauree'. Musumeci, si legge ancora nel provvedimento, ' è inoltre divenuto scrittore e conferenziere, princi- palmente sulle tematiche dell’ergastolo ostativo e in tale veste collabora con studenti universitari delle facoltà giuridiche che a lui si rivolgono'.
Maria Brucale, avvocato ed esponente dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” spiega all’Agi la portata del provvedimento firmato dai giudici umbri: ' Non mi risultano altre casi di liberazione condizionale concessi a ergastolani ostativi. Musumeci godeva già della semilibertà da due anni, dopo che i giudici avevano riconosciuto l’' inesigibilità della collaborazione”. È una notizia meravigliosa, un grido di speranza nel buio'. Gli ergastolano ostativi, a differenza di quelli comuni, non hanno diritto a benefici penitenziari in assenza di una ' condotta collaborante' con la giustizia, salvo i casi, rari, in cui venga riconosciuta l' inesigibilità della collaborazionè. Musumeci durante il periodo di semilibertà lavorava di giorno in una casa famiglia di don Oreste Benzi e di notte faceva rientro in carcere. Ora, con la decisione dei giudici non dovrà invece far rientro dietro le sbarre, ovviamente rispettando le prescrizioni imposte. L’ex boss della Versilia, 63 anni, entrato in carcere con la licenza elementare ne esce con due lauree, una in Legge e l’altra in Sociologia. Tra le sue opere anche “L’urlo di un uomo ombra”. Nei giorni scorsi, ha scritto una lettera sul tema del carcere al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, pubblicata anche dal blog di Beppe Grillo. ' Non si può educare una persona tenendola all’inferno per decenni - le parole di Musumeci - senza dirle quando finirà la sua pena. Lasciandola in questa situazione di sospensione e d’inerzia la si distrugge e dopo un simile trattamento anche il peggior assassino si sentirà ‘ innocentè’'.
Con il suo blog dalla prigione ( i testi erano affidati a persone a lui vicine che provvedevano a pubblicarli in rete) e alcuni libri, uno scritto col costituzionalista Andrea Pugiotto, Musumeci è diventato la voce degli “uomini ombra”, cioè i reclusi la cui pena detentiva coincide con la durate della vita e una data che non lascia speranze: 31/ 12/ 99999.