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Carceri strapiene: in Italia i detenuti sono 60323 a fronte di una capacità effettiva di ospitarne 47300. Per chiedere alle istituzioni che "il numero dei reclusi sia rapidamente ricondotto alla capienza legale", Nessuno tocchi Caino ha promosso, a partire dalle 22 di ieri sera, uno sciopero della fame i cui capofila sono Rita Bernardini, presidente dell'associazione, e il deputato Roberto Giachetti.
"Il loro sarà un Satyagraha nella forma dello sciopero della fame molto lungo - dice all'Agi Elisabetta Zamparutti, tesoriera dell'associazione - ma chiunque può aderire. Satyagraha vuol dire ‘forza della verità’ ed è con questa convinzione che, con il metodo rigoroso della nonviolenza, vogliamo quello affermare con forza e con la forza della verità le drammatiche condizioni di vita negli istituti di pena in Italia e dialogare con i rappresentanti istituzionali che hanno potere di intervento rispetto alla piaga del sovraffollamento delle carceri e all'urgente e indifferibile problema delle carenze di personale di ogni professionalità: agenti, educatori, direttori, assistenti sociali, mediatori culturali, medici e operatori sanitari, magistrati di sorveglianza".
Gli interlocutori sono "il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, ogni membro del Parlamento e del Governo, affinché il numero totale dei detenuti sia rapidamente ricondotto alla capienza legale, per regolarizzare cosi' un'esecuzione penale oggi totalmente al di fuori dei parametri costituzionali italiani e convenzionali europei, in violazione della dignitàumana e spesso portatrice di disperazione e di morte".
In particolare, spiega Zamparutti, "sosteniamo la proposta di legge sulla liberazione anticipata speciale presentata da Roberto Giachetti e facciamo nostre anche tutte le altre proposte normative che raggiungano lo stesso obiettivo di diminuire la popolazione reclusa e migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tutta la comunità penitenziaria".