La cosa era nota, ora diventa ufficiale. Papa Francesco, il prossimo 26 dicembre aprirà la Porta Santa a Rebibbia. Il giorno dopo l'avvio ufficiale del Giubileo, nel giorno di Santo Stefano, sarà nel carcere romano per aprire anche in quel luogo la Porta santa. Lo ha annunciato monsignor Rino Fisichella che coglie l’occasione per rilanciare un appello ai governanti per forme di “amnistia”; monsignor Fisichella inoltre fa sapere che l' 11 settembre scorso è stata firmata una intesa con il ministro di Giustizia Carlo Nordio e il commissario governativo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, per rendere effettive durante il Giubileo forme di “reinserimento in attività di impegno sociale” dei detenuti. Per quello che riguarda carcere e detenuti, dal Vaticano giunge ancora una volta il giusto e necessario segnale. Ancora una volta viene suggerito cosa fare, come fare, quando fare.

Papa Bergoglio nella sua “Spes non confundit” ai governi, aveva proposto che nell’Anno del Giubileo si assumano iniziative che restituiscano speranza; forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società; percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell’osservanza delle leggi.

Segnale e suggerimento che sarebbe augurabile, auspicabile, che venissero raccolti dalla classe politica. Da parte laica è solo il Partito Radicale a proporre da sempre, caparbio e pervicace, la necessità, l’urgenza di un provvedimento di amnistia. Gli altri, tutti gli altri, cosa e come rispondono? Collettivamente e individualmente, cosa e come rispondono il presidente del Consiglio e i suoi ministri? Cosa rispondono presidente del Senato e della Camera? E i capigruppo di Senato e Camera e i singoli parlamentari? Elly Schlein, Giuseppe Conte, Matteo Renzi, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli: parlano ogni giorno di tutto e non negano un parere, un’opinione, un commento su qualsivoglia argomento. Solo su questo, uniti e concordi, mantengono un rigoroso silenzio. E forse è giunto il momento che dal Quirinale, noto per il suo discreto operare e la concreta moral suasion, giunga un segnale analogo a quello che ci giunge da oltre Tevere.