Ancora una volta gli istituti penitenziari minorili finiscono al centro delle cronache. “Dopo giorni di tafferugli, da qualche ora imperversano gravi disordini all'Istituto Penale per Minorenni di Roma Casal del Marmo. Da quanto apprendiamo, diversi detenuti si sarebbero barricati e avrebbero appiccato fuoco ad alcuni materassi. Gli eventi al momento sarebbero gestiti dalla Polizia penitenziaria, anche con unità richiamate mentre erano libere dal servizio, e l'istituto sarebbe cinturato all'esterno dalle altre forze dell'ordine”, fa sapere Gennarino De Fazio, segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.

“A una settimana esatta dalla triplice evasione dal Beccaria di Milano, dunque, ancora tensioni e disordini nelle carceri minorili e ancora a Casal del Marmo, dove non si è certo nuovi a simili episodi. Cosa farà adesso il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità? Avvicenderà il comandante della Polizia penitenziaria (peraltro assegnato provvisoriamente solo qualche giorno fa) e affiancherà il direttore con altro funzionario come al Beccaria? Quanto sta avvenendo nei penitenziari, anche per minorenni, certifica la crisi del sistema e il fallimento complessivo della sua organizzazione e gestione. Crisi che non è affrontabile percorrendo scorciatoie e con la ricerca di capri espiatori. È di ogni evidenza che dopo il decreto Caivano, che ha prodotto maggiori ingressi negli Istituti Penali per Minorenni, non vi sono state le misure operative e di rafforzamento di sicurezza attiva e passiva, anche mediante l'implementazione delle risorse umane, proporzionate alle accresciute esigenze. Così come continua a essere un problema il mantenimento nel circuito minorile di detenuti fino a 25 anni d'età”, aggiunge il segretario della Uilpa pp.

“Confidando sulla professionalità e le capacità operative della Polizia penitenziaria, speriamo che anche questi ennesimi disordini possano rientrare senza conseguenze irreparabili. Temiamo, tuttavia, che in mancanza di interventi seri ed urgenti, non potrà andare sempre così. Se lo Stato c'è, come ha recentemente sostenuto il sottosegretario delegato, Andrea Ostellari, ammettendo evidentemente che si possa sospettare il contrario, deve dimostrarlo prevenendo e impedendo gli eventi a monte e non intervenendo a valle per tentare goffamente di riparare i danni prodotti”, conclude De Fazio.