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"Entro il 2020 tutto il processo civile, dal primo grado alla Cassazione, sarà digitale. E abbiamo avviato per la prima volta la digitalizzazione del processo penale". Lo ha garantito il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, intervenendo al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Le innovazioni sono state accelerate anche dalla pandemia ha spiegato il Guardasigilli: "Lo sviluppo delle tecnologie a supporto del processo telematico ha consentito, nel momento drammatico che abbiamo vissuto, di garantire, da un lato lo svolgimento dei servizi essenziali e dall'altro di accedere a soluzioni sperimentali". Per Bonafede Ora pero', per alcuni procedimenti, il "canale telematico sara' l'unico disponibile e non un'opzione", quindi nella riforma, che e' in corso d'esame, sono previsti interventi come "il divieto di procedere con notifica cartacea, quando il destinatario ha un domicilio digitale". Quanto al processo penale "il primo settore su cui si interviene e' quello delle indagini preliminari, rimodulando i tempi che vengono adesso verificati con criteri piu' rigidi che li rendono effettivi". Inoltre "ci sara' un maggiore rispetto tra le parti: il giudice comunichera', all'inizio del processo, il calendario di tutte le udienze". Infine si "semplifica l'appello e si interviene su cose incomprensibili per i cittadini, come il fatto che il cambiamento di un solo componente del collegio giudicante, fa ricominciare tutto il dibattimento dall'inizio".