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Consulta della Magistratura Onoraria e AssoGot (Associazione Giudici Onorari di Tribunale) sono mobilitate contro il protrarsi di un «trattamento illegittimo dei magistrati onorari». Entrambe hanno indirizzato una lettera di reclamo al Presidente del Parlamento Europeo Sassoli, a Ursula von der Leyen, alla ministra Cartabia, e al presidente Draghi.
Dopo la sentenza della Corte di Giustizia Ue del 16 luglio 2020, che ha confermato lo status di lavoratori e non di volontari dei magistrati onorari italiani, la Commissione europea ha avviato una procedura d'infrazione inviando una lettera di costituzione in mora all’Italia, in quanto la legislazione nazionale applicabile alla categoria non è conforme al diritto dell'Ue.
L'ennesima commissione di studio nominata dall' attuale Ministra Cartabia - scrive AssGot ha concluso i suoi lavori la scorsa estate, elaborando una proposta di legge che però reitera le violazioni del diritto comunitario, continuando a negare lo status di lavoratore del magistrato onorario. Ad agosto è stata varata una ulteriore proroga fino al 31 dicembre dell' attuale normativa, stigmatizzata dalla Cgue perché lesiva dei diritti e perché prevede il pagamento dei compensi con il sistema del cottimo puro, vietato dai trattati internazionali». La Consulta invece sottolinea come abbia destato «sconcerto» quanto accaduto lo scorso 27 ottobre in Commissione Giustizia del Senato: viene chiesto al sottosegretario Sisto se «ha comunicazioni da rendere in ordine al preannunciato maxiemendamento volto a recepire i risultati della cosiddetta commissione ministeriale Castelli» ( come avvenuto già per la riforma del processo penale e civile).
Il sottosegretario Sisto ed è questo che contestano i magistrati onorari - ha annunciato «che funzionari ministeriali sono in questo momento a Bruxelles a raccogliere informazioni sulla natura del provvedimento, che la Commissione europea starebbe considerando in funzione della contestazione dell'infrazione euro- unitaria sulla materia oggetto dei disegni di legge in titolo». Purtroppo «le parole del Sottosegretario Sisto conclude la Consulta - proseguono nel disegno ormai perseguito da anni: procrastinare sine die la definizione della vertenza. Le scadenze, quando si discorre di riforma della Magistratura onoraria in linea con le normative europee ed i Trattati internazionali, non sono mai state rispettate». Infine se la Consulta chiede un incontro con il Governo e le commissioni italiane, AssoGot si rivolge al Presidente Sassoli per un confronto in cui discutere la questione «ormai insostenibile» della magistratura onoraria e per arrivare ad «un intervento leale, giusto ed incisivo da parte delle Istituzioni europee».