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«Gli uffici giudiziari di Bari avranno una nuova ‘ casa’: è stata portata a termine la procedura per l’individuazione dell’immobile che ospiterà il Tribunale e la Procura del capoluogo pugliese». A darne notizia è il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che ha appunto deciso di destinare gli uffici penali baresi nell’ex palazzo Inpdap di via Oberdan, e ha in ogni caso tenuto fede all’impegno di procedere nei tempi più rapidi possibili e di evitare così il ricorso anche per un breve periodo all’ex sede distaccata di Modugno. «L’abbiamo detto e l’abbiamo fatto», dice ancora il guardasigilli, «senza ricorrere ad alcun potere straordinario, né facendo ricorso ad alcun commissario, ma semplicemente seguendo le procedure ordinarie». Per questo il ministro tiene a ringraziare «gli uffici del ministero per l’impegno profuso». Si tratta del passaggio più importante nel lungo calvario della giustizia barese dopo la dichiarata inagibilità del vecchio palazzo di Giustizia di via Nazariantz.
È sempre la nota di via Arenula a precisare che «si tratta dell’immobile di proprietà privata di via Guglielmo Oberdan 40, a Bari, individuato con la procedura avviata con il bando pubblicato il 25 maggio 2018. Ciò consentirà di realizzare rapidamente lo sgombero del fabbricato dichiarato inagibile e, soprattutto, una rapi- da ripresa delle ordinarie attività giudiziarie, grazie anche all’utilizzo della sede di via Brigata Regina». Escluso dunque il ricorso a Modugno, come detto. Secondo quanto si apprende, l’edificio ex Inpdap sarebbe stato preferito per l’esistenza di un parcheggio nelle vicinanze. «Lo stato degli immobili acquisiti e l’estrema celerità delle procedure di adeguamento attivate fanno peraltro presumere che il trasloco presso le nuove sedi possa essere concluso, almeno parzialmente, in tempi estremamente brevi, in modo da assicurare il minor disagio possibile per l’utenza tutta», aggiunge Bonafede. Che conclude: «Quando sono andato a Bari per rendermi conto della situazione, avevo detto che ci avrei messo non solo la faccia, ma il mio impegno personale a trovare la soluzione. E oggi la soluzione c’è», dichiara il guardasigilli. Sulla cui determinazione a rispettare gli impegni assunti anche con l’avvocatura si era espresso nei giorni scorsi il presidente del Cnf Andrea Mascherin, che ne aveva parlato con lo stesso ministro. A questo punto, pur senza dover ricorrere a variazioni di destinazione urbanistica, non necessarie, la corsa contro il tempo riguarderà i lavori per adeguare la struttura ed evitare che, alla scadenza del 31 agosto, la stessa Procura di Bari si trovi senza uffici.