LA PROTESTA ARRIVA DOPO LA DESTITUZIONE ARBITRARIA DI 57 MAGISTRATI TUNISINI

Avvocati e giudici hanno organizzato una protesta davanti ai tribunali della capitale tunisima nell’ambito dello sciopero di una settimana dopo la destituzione di 57 giudici da parte del presidente Kais Saied. La rimozione dei giudici è stato l’ultimo segnale di una crescente interferenza nella magistratura mentre il capo di Stato ha rafforzato il suo potere. I critici hanno accusato Saied di aver organizzato un colpo di stato nel luglio 2021 dopo aver rimosso il governo e aver assunto poteri esecutivi.

Decine di avvocati e attivisti si sono radunati sui gradini del Palazzo di Giustizia di Tunisi per denunciare le azioni di Saied. Alcuni hanno gridato «Abbasso il colpo di stato». Diversi avvocati hanno detto all’Associated Press che avrebbero continuato la loro opposizione alle azioni del presidente, che includono l’abbandono della costituzione tunisina del 2014 e il governare tramite decreto.

Noureddine Tabboubi, segretario generale del sindacato dell’Unione generale tunisina del lavoro ( Ugtt), commentando il decreto con cui il presidente Kais Saied ha rimosso dall’incarico 57 giudici, ha dichiarato che «la rimozione dei giudici», impedendo loro di ricorrere in appello o rivolgersi alla magistratura per opporsi al licenziamento, è una «decisione pericolosa». Lo ha affermato oggi. «È una situazione molto seria ed è simile a ciò che ha fatto Noureddine Bhiri ( ex ministro della Giustizia) nel 2012», quando ha rimosso 82 giudici. Il sindacalista ha poi messo in guardia sull’esistenza di un presunto «secondo elenco di 50 giudici che saranno rimossi», riferisce l’emittente televisiva «Shems Fm».

La Lega per la difesa dei diritti dell’uomo denuncia il mancato rispetto del «principio di innocenza fino a prova contraria, secondo il quale ogni imputato e innocente fino alla condanna».