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Gli avvocati italiani si sono mobilitati, compatti, contro i colleghi scorretti che hanno tentato di lucrare sulla tragedia ferroviaria di Piottello. La pagina Facebook di uno Studio legale di Mestre è stata presa d’assalto dai commenti negativi e, oltre alle conseguenze “mediatiche”, potrebbero seguire anche quelle disciplinari. L’Ordine degli Avvocati di Venezia, infatti, ha approfondito il caso nella seduta di ieri, per valutare un’evenutale segnalazione al Consiglio distrettuale di disciplina. A suscitare la reazione indignata degli avvocati, un post su Facebook nelle ore successive all’incidente ferroviario in cui hanno perso la vita tre donne.
Lo studio legale ha condiviso un articolo di giornale, scrivendo che «i prossimi congiunti delle vittime e le numerose persone che hanno subito lesioni hanno diritto a ottenere il giusto risarcimento dai responsabili dell’accaduto. Lo studio legale è in grado di fornire assistenza altamente qualificata alle incolpevoli vittime di questa sciagura.
Pagamento di spese e compensi legali solo a risarcimento ottenuto» e, a seguire, i numeri telefonici da contattare e un numero verde per ottenere una valutazione preventiva. Il comportamento, potenzialmente oggetto di censura sul piano deontologico ( l’articolo 35 del codice, sul dovere di corretta informazione, prevede che «l’avvocato deve rispettare i doveri di verità, correttezza, trasparenza e riservatezza» ), è stato immediatamente stigmatizzato sui Social Network e lo studio legale, forse rendendosi conto dell’errore, ha rimosso il post dopo poche ore. Lo scorretto tentativo di farsi pubblicità, non consono al decoro e alla correttezza professionale, non è però passato sotto silenzio.
La pagina dello studio è stata invasa da più di 200 recensioni negative provenienti dai colleghi, che spontaneamente si sono attivati contro lo sciacallaggio sulla tragedia, e lo screenshot del post è diventato virale. «Farsi pubblicità sulle sciagure è contro l’etica e la deontologia professionale» scrive un avvocato, e un altro: «da avvocato mi dissocio totalmente dal vostro comportamento» ; e ancora: «Che uno studio legale faccia speculazione su della povere vittime mi lascia senza parole, credo nella morale dell’avvocatura e spero che qualsiasi atteggiamento speculativo venga ripreso da chi di dovere».
Immediatamente, è arrivata anche la presa di posizione sul piano istituzionale: l’Ordine degli Avvocati di Padova ha «espresso indignazione per il post pubblicato da alcuni colleghi con riferimento al tragico incidente ferroviario di ieri, e auspica che gli stessi siano perseguiti nel modo più severo sul piano disciplinare» e lo stesso ha fatto l’Ordine di Venezia al quale appartengono i titolari dello studio legale, che in una nota ufficiale ha manifestato «il proprio sconcerto in ordine a quanto postato ieri da alcuni iscritti a margine del disastro ferroviario occorso». Le segnalazioni, del resto, sono arrivate numerosissime presso la segreteria dell’Ordine, con telefonate ed esposti da parte degli iscritti indignati. Il comportamento potrebbe dunque essere deferito al Consiglio distrettuale di disciplina, l’organo deputato a prendere le eventuali decisioni sanzionatorie.