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È stato firmato la scorsa settimana il protocollo d’intesa tra Consiglio di Stato, Avvocatura dello Stato, Consiglio nazionale forense, Ordine degli avvocati di Roma e associazioni specialistiche degli avvocati amministrativisti, sullo svolgimento delle udienza “in presenza” nel periodo feriale a Palazzo Spada. Scopo dell’accordo è quello di “stimolare le migliori pratiche e ricercare soluzioni organizzative di buonsenso, in uno sforzo comune che consenta di affrontare al meglio la ripresa delle udienze ‘ in presenza’ al termine della fase emergenziale”. In vista dell’imminente cessazione dello speciale regime processuale e del ritorno dei magistrati, degli avvocati e del pubblico nelle aule di udienza, infatti, si è reso necessario “stabilire alcune regole di svolgimento delle udienze compatibili con l’osservanza delle prescrizioni stabilite a tutela della salute, imposte dalla perdurante emergenza covid”.
I riferimenti, contenuti nel protocollo, alle udienze pubbliche riguardano esclusivamente i riti speciali o i processi per i quali non trova applicazione il regime di sospensione feriale. In particolare, per le udienze pubbliche o cautelari che si celebreranno dal 1° agosto al 15 settembre 2020, sono soppresse le chiamate preliminari ed è possibile richiedere il passaggio in decisione della causa senza la preventiva discussione (le parti che intendano avvalersi di tale facoltà depositano la richiesta fino alle ore 12 del giorno libero antecedente a quello d’udienza). Solo nel caso in cui la richiesta di passaggio in decisione senza discussione riguardi un affare da trattarsi in udienza pubblica, è consentito alle parti – in aggiunta agli altri atti difensivi – di depositare, almeno due giorni liberi prima della data dell’udienza, eventuali note, contenute in non più di cinque pagine.
Le cause per le quali non sia pervenuta alcuna richiesta di passaggio in decisione senza discussione, sono chiamate in fasce orarie differenziate; in relazione a ogni fascia, ciascuna della durata di un’ora, non possono esser fissati e, quindi, non possono esser trattati più di otto affari; nella determinazione del numero degli affari da inserire in ciascuna fascia si terrà conto, ove possibile, della loro durata, della complessità della questione, e del numero delle parti coinvolte. L’elenco delle cause da trattare, distinte per fasce orarie, verrà pubblicato sul sito istituzionale della Giustizia amministrativa il giorno prima dell’udienza. La pubblicazione sul sito sostituisce ogni altra comunicazione. Le cause per le quali vi sia stata richiesta di passaggio in decisione senza discussione saranno, comunque, chiamate in coda alle altre, ossia dopo l’ultima discussione, dando atto a verbale dell’intervenuta presentazione della richiesta di passaggio in decisione.
Con il ritorno in presenza, poi, nelle sale d’attesa e nelle aule di udienza, i magistrati, gli avvocati e il pubblico, dovranno rispettare le regole sul distanziamento sociale e indossare la mascherina. Il pubblico potrà assistere alle discussioni in udienza pubblica compatibilmente con la possibilità di rispettare le regole sul distanziamento sociale e, comunque, indossando la mascherina. Qualora si renda necessario limitare l’accesso del pubblico alle aule d’udienza si riconoscerà priorità d’ingresso a chi sia personalmente interessato alla specifica discussione.
Il protocollo, anche se relativo alle sole udienze, pubbliche o cautelari, da celebrare presso il Consiglio di Stato, potrà costituire una indicazione anche per i presidenti dei Tar, ferma restando la piena autonomia di ogni collegio.