Carissimi lettori de il Dubbio, questo breve testo vuole divulgare e far conoscere al Paese intero l’invivibile situazione carceraria con la quale dobbiamo fare i conti quotidianamente.

Dovete sapere che gli spazi a disposizione, nei quali viviamo, sono a dir poco ridicoli. Ci ritroviamo a cucinare nella stessa stanza in cui facciamo i bisogni! I materassi sui quali dormiamo da anni sono in condizioni tremende. Gli spazio a disposizione per i nostri oggetti personali e per gli abiti si riducono a due piccoli e ridicoli armadietti. Non ci vengono forniti neppure sufficienti prodotti per la pulizia delle stanze, né i sacchetti per i bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti.

Per non parlare del degrado delle aree ricreative che sono fatiscenti, sporche e carenti di qualsivoglia attività di svago.

Un problema estremamente rilevante che affligge noi detenuti, sia economicamente che fisicamente, è il tanto “nobilitante” lavoro. Ci affligge fisicamente perché ci ritroviamo a trascorrere giornate intere sdraiati sulla branda. Ci vogliono investimenti e risorse per creare posti di lavoro per ciascuno!

Un altro tasto dolente è la mancanza assoluta di personale qualificato in ambito rieducativo e psicologico. Troppi ragazzi preferiscono la morte a questa vita incerta e cruda. Qui dentro la sofferenza inflitta a ogni singola persona non è calcolabile. Non c’è pena che meriti altro dolore.

La mano che impugna questa penna è la voce di tutto il popolo detenuto.

Alla luce di tutto quello che vi abbiamo elencato chiediamo umilmente aiuto! Aiuto a tutti quelli che hanno potere di intervenire con azioni concrete. Non con decreti fasulli e ipocriti. Serve un decreto “svuotacarceri” serio ma soprattutto funzionale! Ognuno di noi merita la dignità di una vita, seppur in penitenza, nella quale i diritti non vengano calpestati.

Con la speranza che questo testo venga seriamente preso in considerazione e divulgato il più possibile, vi mandiamo i nostri più sinceri saluti.