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Un detenuto italiano del reparto G11 del carcere di Roma-Rebibbia è riuscito scavalcare la recinzione del cortile passeggi e una seconda perimetrazione per poi arrampicarsi su una gru di un cantiere interno e ad impossessarsene. La Polizia penitenziaria di sorveglianza ha dato immediatamente l'allarme. “Sul posto erano presenti anche i vigili del fuoco'', riferisce Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. «Siamo alle prese con un ennesimo gesto di protesta estremo di un detenuto nelle nostre prigioni che, da un lato è indice del disagio in cui versa l'utenza, specie quella affetta da patologie psichiatriche e che rimane pressoché abbandonata a se stessa, dall'altro conclama la vulnerabilità del sistema penitenziario le cui sorti si reggono per quel che è possibile esclusivamente sul diuturno sacrificio degli operatori, primi fra tutti quelli del Corpo di polizia penitenziaria in sottorganico di 18mila unità», commenta il segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria.
Secondo De Fazio il ministro della Giustizia Carlo Nordio, insieme a tutto il Governo, «dovrebbe prendere compiutamente atto» dell'emergenza penitenziaria «varando un decreto legge per messa in sicurezza, cominciando dal rafforzamento della Polizia penitenziaria. Parallelamente, inoltre, il Parlamento dovrebbe approvare una legge delega per riforme strutturali che reingegnerizzino il sistema d'esecuzione penale, rifondino il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e riorganizzino il Corpo di polizia penitenziaria», conclude De Fazio.