Gli avvocati e i commercialisti che vorranno avvalersi del titolo di certificatori del sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale dovranno ottenere il rilascio di una apposita attestazione. Un passaggio necessario per l’iscrizione nell’elenco dei certificatori.

È quanto previsto da un protocollo d’intesa sottoscritto venerdì dal Consiglio nazionale forense, dal Consiglio nazionale dei commercialisti, dal ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate, finalizzato a definire i termini e le modalità di individuazione dei titoli e delle competenze professionali del certificatore del rischio fiscale riservati ai soli avvocati e commercialisti.

L’elenco dei professionisti abilitati è tenuto dal Consiglio nazionale forense e dal Consiglio nazionale dei dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, rispettivamente per gli avvocati e per gli iscritti alla “Sezione A” dell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Per ottenere l’iscrizione all’elenco il professionista deve partecipare ad alcuni percorsi formativi, suddivisi in tre moduli e di durata complessiva di almeno ottanta ore, aventi ad oggetto materie quali sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi (per una durata pari ad almeno la meta? del corso) e principi contabili e diritto tributario.

«Il protocollo – si legge in una nota congiunta del Cnf e del Consiglio nazionale dei commercialisti - stabilisce che la conclusione di ciascun percorso formativo e il superamento di un successivo test di valutazione è attestato, per i rispettivi iscritti, dai due Consigli nazionali. Le modalità di svolgimento dei corsi di formazione e dei test di valutazione sono indicate dal Cnf e dal Consiglio nazionale dei commercialisti di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate».

Soddisfazione per la firma del protocollo viene espressa dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo. «Si tratta – afferma - di un importante passo in avanti che va nella direzione di consolidare il rapporto di fiducia tra l’Amministrazione finanziaria e le grandi imprese, valorizzando la corretta gestione del rischio fiscale. Il protocollo contribuisce a rafforzare quel modello di collaborazione preventiva che rappresenta una leva fondamentale per migliorare il clima di compliance e aumentare la certezza del diritto».

La strada è quella di valorizzare sempre di più le professionalità coinvolte. «In un contesto economico complesso – aggiunge il viceministro - dobbiamo continuare a promuovere strumenti di semplificazione nel rispetto dei reciproci ruoli e con un approccio improntato alla responsabilità condivisa». L’elenco dei certificatori è predisposto e aggiornato, per i rispettivi profili professionali, dal Cnf e dal Consiglio nazionale dei commercialisti. Inoltre, sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate è reso pubblico l’elenco complessivo distinto in due sezioni, per gli avvocati e per gli iscritti alla “Sezione A” dell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Soddisfazione per l’intesa sottoscritta è espressa dal presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco. «L’accordo – commenta - è un passo significativo nel processo di attuazione del regime di adempimento collaborativo. Il coinvolgimento degli avvocati nella certificazione dei sistemi di controllo del rischio fiscale rappresenta un riconoscimento del ruolo centrale delle professioni ordinistiche nel rapporto tra i cittadini, il sistema imprenditoriale ed economico e lo Stato. Il protocollo definisce in modo chiaro le modalità di accesso all’elenco dei certificatori, introducendo requisiti rigorosi di competenza e continuità professionale, nonché un percorso formativo strutturato e qualificante. In tal modo, si garantisce l’elevato livello di preparazione e l’indipendenza necessari per assicurare la qualità della certificazione e la solidità del sistema».

Analogo il parere del professor Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti: «Con questo protocollo prende finalmente il via il percorso che porterà alla creazione degli elenchi dei colleghi abilitati a questa delicatissima funzione. L’esclusiva attribuita ai soli commercialisti e avvocati in questa materia è la certificazione della fiducia riposta dal legislatore nelle competenze delle nostre due professioni. Si tratta di una esclusiva importantissima, che ci carica di una grande responsabilità nei confronti del sistema imprenditoriale ed economico del nostro Paese, alla cui tenuta lavoreremo come sempre con serietà e affidabilità» .