Riaprire gli occhi sul carcere femminile, tra le pieghe invisibili di un sistema penitenziario già separato dallo sguardo della società. È la sfida lanciata dal Consiglio nazionale forense (Cnf) attraverso la sua Fondazione dell’Avvocatura Italiana (Fai) in occasione della Giornata internazionale della donna, che ricorre l’8 marzo.

Con il supporto del Dubbio, l’avvocatura ha organizzato un evento che si terrà questo sabato a Perugia, presso la Sala dei Notari del Palazzo dei Priori: l’iniziativa è interamente dedicata ai diritti delle donne e alla loro condizione nelle carceri, con lo scopo di ripensare e riflettere sulla detenzione femminile. Una vera e propria “minoranza penitenziaria” - 2.718 donne ristrette su 61.916 detenuti, di cui 11 madri e 12 bambini, secondo l’ultimo aggiornamento del Dap al 31 gennaio 2025 - troppo spesso trascurata dal dibattito politico. Che avrà luogo anche nel corso dell’evento con le esponenti parlamentari che vi prenderanno parte insieme a rappresentanti del mondo forense e accademico.

I lavori saranno aperti dai saluti della Sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, del Presidente del Cnf, Francesco Greco, e del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Perugia, Carlo Orlando.   A seguire, il programma si articolerà in diverse sessioni tematiche. Alla prima, “Essere donna nel carcere”, coordinata dal vicepresidente della fondazione del Cnf Fai Vittorio Minervini, parteciperanno Rita Bernardini, presidente dell’Associazione “Nessuno tocchi Caino”, Elisabetta Brusa, componente della Commissione Carcere Ocf e della architetta Federica Sanchez, esperta in neuroscienze applicate.

La sessione “La difesa dei diritti delle donne”, moderata dalla giornalista de “Il Dubbio” Francesca Spasiano, accoglierà i contributi di figure istituzionali e avvocati impegnati nella tutela dei diritti delle donne in ambito carcerario, tra cui la Consigliera segretaria del Cnf Giovanna Ollà, la coordinatrice della Commissione Progetto Donna dell’Ordine degli avvocati di Perugia, Francesca Pieri e la Consigliera Cnf e Coordinatrice della Commissione per le persone private della libertà, Francesca Palma.

Quindi un confronto con il mondo politico nella tavola rotonda “Donne prigioniere: la risposta della politica”, moderata dal direttore de “Il Dubbio” Davide Varì, con la partecipazione delle parlamentari Susanna Donatella Campione (Fdi), Mariastella Gelmini (Noi moderati – Centro popolare), Maria Elena Boschi (Iv) e Debora Serracchiani (Pd).

Infine, la sessione “Carcere e genere” con gli interventi di Francesca Brutti, presidente Cpo dell’Ordine degli avvocati di Perugia e di Lucia Secchi Tarugi, consigliera Cnf e coordinatrice Cpo del Cnf. L’evento è valido ai fini della formazione continua per gli avvocati, con il riconoscimento di 3 crediti formativi.