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I nuovi componenti di Ocf sul palco del congresso nazionale forense di Lecce
C’è un nuovo coordinatore, un nuovo esecutivo, un futuro da scrivere. Poco fa Ocf ha rinnovato le proprie cariche di vertice, con l’assemblea eletta in occasione del congresso di Lecce che ha indicato alla guida dell’Ufficio di coordinamento Mario Scialla, avvocato del distretto di Roma. Un’elezione con ampio consenso: 44 voti e 6 schede bianche. Accursio Gallo detto Ninni (distretto di Palermo, 43 voti e 8 schede bianche) è il nuovo segretario, e Antonino La Lumia (Milano, 41 voti, 10 bianche e una nulla) assume la carica di tesoriere. Un board completato da altri quattro nomi: Alessandra Dalla Bona (39 voti), Monica Aste (33), Stefano Tedeschi (30) e Pasquale Parisi (22). E solo per questi ultimi la competizione ha avuto il segno della suspence, considerato che, diversamente da quanto previsto alla vigilia, ha proposto in extremis la propria candidatura quale “componente semplice” dell’Ufficio di coordinamento anche Silvana Vassalli. Non un atto di mera testimonianza, considerato che l’avvocata eletta nell’Ocf quale rappresentante del distretto dell’Aquila si è fermata a 16 voti, solo 6 in meno dell’ultimo tra i 4 eletti. Non è semplice prevedere a caldo quale sarà il segno, la direzione del nuovo Organismo forense: di sicuro il coordinamento uscito oggi dalla riunione di Roma sembra un’equilibrata armonizzazione fra le due diverse istanze più distinguibili: la componente più legata al mondo ordinistico e quella invece di estrazione più spiccatamente associativa. Sintesi che si realizza al meglio nel nuovo coordinatore. Nativo di Ancona ma romano d’adozione, 57 anni, laureato a 23 anni con 110 e lode, Mario Scialla è si segretario del più grande Ordine d’Italia, quello capitolino, ma è anche una figura di rilievo dell’Associazione nazionale forense. E non passa inosservato il fatto che un’altra delle tre cariche di vertice, quella di tesoriere, sia toccata a La Lumia, presidente di Movimento forense e pure testimone di due tradizioni forti, come quella di Milano, del cui Ordine è consigliere, e quella di Palermo, di cui è originario.