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«Nel nostro circondario viviamo ormai una situazione di vera e propria emergenza». Non usa giri di parole il presidente del Coa di Napoli Nord, Gianluca Lauro. A preoccupare è prima tutto la gravissima crisi in cui versano gli uffici del Giudice di Pace del circondario. Per questo motivo, secondo il presidente del Coa, servono «interventi immediati e risolutivi». «In una lettera indirizzata alla presidente della Corte d’Appello di Napoli – dice Lauro - ho espresso profonda preoccupazione per il progressivo e inaccettabile deterioramento delle condizioni operative della giustizia nel territorio. È l’avvocatura, ancora una volta, a farsi carico della difesa del sistema giustizia, nel silenzio di chi avrebbe il dovere di garantire il corretto funzionamento degli uffici giudiziari. La situazione è insostenibile e non possiamo che denunciare il collasso del sistema».
A preoccupare l’Ordine degli avvocati di Napoli Nord è la cronica carenza di personale amministrativo e di giudici onorari di Pace. «Da qui - commenta il presidente del Coa – derivano ritardi ingiustificabili e inaccettabili: le prime udienze vengono fissate con anni di ritardo, la gestione dei fascicoli è paralizzata, la comunicazione degli atti è inefficiente, la trattazione delle cause avviene con tempi dilatati e l’emissione dei provvedimenti risulta estremamente rallentata. Si tratta di una situazione che lede gravemente il diritto dei cittadini a una giustizia celere ed efficace, pregiudicando anche l’esercizio della professione forense, in un contesto in cui il ruolo degli avvocati è essenziale per la tutela dei diritti e delle garanzie fondamentali».
Le critiche del Coa di Napoli Nord riguardano anche alcune recenti decisioni adottate dal presidente del Tribunale, che hanno «contribuito ad aggravare ulteriormente un quadro già disastroso». Tra le misure contestate vi sono la drastica riduzione delle udienze e dei procedimenti, che paralizzano ulteriormente l’attività giudiziaria e l’assegnazione dei cinque giudici onorari di pace ai settori civile e lavoro del Tribunale, con il conseguente depotenziamento degli uffici del Giudice di Pace, già allo stremo.
«Non va neppure dimenticata – aggiunge Gianluca Lauro – la mancata volontà di rinnovare la convenzione con l’Associazione nazionale volontari Carabinieri, privando gli uffici di un supporto fondamentale. Inoltre, la proposta di chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace di Marano, se attuata, porterebbe al collasso definitivo della giustizia sul territorio, riversando un numero insostenibile di procedimenti sugli uffici già sovraccarichi di Napoli Nord».
Per far fronte all’emergenza l’Ordine degli avvocati di Napoli Nord si fa «promotore di soluzioni concrete e immediate», tra cui un interpello ministeriale per colmare le gravissime carenze di personale amministrativo, ormai ridotto ai minimi termini rispetto alla pianta organica prevista, e un piano straordinario per lo smaltimento dell’arretrato e per garantire la regolare lavorazione degli atti, in modo da ristabilire un minimo di efficienza operativa.