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L’avvocata Rosalia Staropoli, del Foro di Vibo Valentia, nelle scorse settimane è stata oggetto di terribili minacce di morte subite via email da un indirizzo riconducibile al dark web. La missiva, il cui contenuto ha immediatamente spinto la professionista a sporgere denuncia, conteneva insulti volgari e descrizioni dettagliate di violenza: la vittima ha segnalato la gravità della situazione e l’urgenza delle indagini.
Il mittente della mail esprime un odio assoluto nei confronti dell’avvocata: «Ti sto seguendo da tempo con un odio crescente per quello che fai e per il sostegno che offri alle forze dell’ordine». Il messaggio prosegue con minacce inquietanti: «Sono pronto a sacrificare la mia vita per prendere la tua». Il mittente sostiene di aver fotografato la targa dell’auto dell’avvocata e di averla seguita senza essere scoperto.
Il tono della lettera si fa sempre più minaccioso quando l’autore descrive il suo piano di morte: «Ti ucciderò con il mio coltello, farò di tutto per completare la mia missione di omicidio-suicidio dopo averti decapitata e fatta a pezzi». Inoltre, il mittente minaccia di filmare l’atto violento e di diffondere il video online: «Tanta gente non vede l’ora di vedere questi contenuti e tu sarai il partecipante numero 1». Il mittente cerca inoltre di giustificare il proprio comportamento aberrante con assurde motivazioni “etiche”: «Io avviso sempre le mie prede affinché possano rendersi conto del pericolo che corrono».
Nella lettera, l’autore dichiara di aver studiato attentamente la vita dell’avvocata e di non temere le conseguenze legali delle proprie azioni: «Dopo averti mutilata e abusato del tuo corpo, mi toglierò la vita così che le autorità non possano condannarmi». Il delirante autore delle minacce afferma di aver già deciso come utilizzare i fondi ottenuti dal crimine: «I soldi che riceverò saranno donati a persone a me care che sono già a conoscenza del mio piano e che mi stanno dando pieno sostegno».
La gip Teresa Loffredo ha emesso un’ordinanza, il 30 maggio scorso, che sollecita la continuazione dell’inchiesta e restituisce gli atti al pm per l’avvio di nuove indagini, in diniego alla richiesta di archiviazione. Provvedimento adottato anche in considerazione del fatto che l’avvocata Staropoli era già stata in passato destinataria di gravi minacce, alcune contestuali alla ricezione dell’ultima delirante mail.
La professionista calabrese ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto: «Desidero ringraziare innanzitutto le mie avvocate Adele Manno e Anna Maria Sodano e i Carabinieri coordinati dal colonnello Luca Toti per la loro vicinanza, tutela e professionalità. Sono anche grata al Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Paolo Grieco di Vibo Valentia, per il dispositivo di vigilanza attivato”.
La solidarietà nei confronti di Staropoli è stata immediata e unanime. Francesco De Luca, presidente dell’Ordine forense di Vibo Valentia, ha espresso il pieno sostegno dell’avvocatura, spesso esposta a minacce e intimidazioni. Staropoli ha inoltre dichiarato di avere piena fiducia nelle indagini in corso e nella Procura, auspicando una rapida identificazione dei responsabili delle minacce: «Da tempo qualcuno cerca di destabilizzare la mia serenità con azioni criminose, che fanno tutte parte di un unico disegno. Posso assicurare a ’mandanti’ e ’esecutori’ che non lascerò la mia casa né la mia amata terra. Intendo continuare a difenderle, anche come avvocata, da ogni sorta di sopruso».
Il Coa di Vibo ha, come detto, prontamente espresso il proprio supporto a Staropoli, sottolineando come il suo impegno rappresenti un baluardo contro l’illegalità e le ingiustizie. Molti colleghi hanno condannato le minacce, ribadendo l’importanza di non cedere mai alla paura e di proseguire nella lotta per i diritti e la legalità.
Le minacce rivolte a Staropoli non costituiscono solo un attacco personale, ma colpiscono il sistema giustizia. Il lavoro degli investigatori sarà cruciale per garantire che i responsabili siano identificati, in modo da prevenire ulteriori atti di violenza e intimidazione.