L’Ordine degli avvocati di Padova è il primo del Nordest italiano ad adottare alcune linee guida, rivolte ai legali patavini, per favorire la diffusione di un linguaggio rispettoso delle differenze di genere. L’iniziativa verrà presentata durante l’assemblea degli avvocati del Triveneto, in programma sabato a Padova, presso il circolo ufficiali di Prato della Valle, ed è stata assunta in collaborazione con il Comitato Pari opportunità del Coa unitamente alla presidente del Tribunale di Padova, Caterina Santinello, che ha mostrato grande attenzione e sensibilità.

«Le linee guida – evidenzia Stefania Lucchin, presidente del Comitato Pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Padova - sono pensate per supportare gli avvocati a trovare soluzioni linguistiche rispettose delle differenze di genere. Si ha talvolta l’impressione che usare il genere femminile di nomi che indicano incarichi di prestigio “suoni male”. Questo deriva dal fatto che dire sindaca, notaia o avvocata contrasta con abitudini linguistiche consolidate e con stereotipi culturali inconsci e difficili da individuare e rimuovere. Se però non riusciamo a declinare i ruoli tradizionalmente maschili al femminile in qualche modo continuiamo a tramandare inconsapevolmente il messaggio che quelli sono ruoli “da uomini”. Il Coa di Padova è il primo nel Trivento ad intraprendere una iniziativa del genere».

Lucchin si sofferma sull’esigenza di adottare un corretto linguaggio: «Solo declinando al femminile le parole si inizierà a pensare che quei ruoli, che fino a ieri erano esclusiva prerogativa maschile, oggi sono validamente ed egregiamente ricoperti da donne». Inoltre, il Coa di Padova si distingue nel Nordest per l’adozione del bilancio sociale. «Poco più di cinquanta pagine – spiega il presidente dell’Ordine patavino Francesco Rossi -, dense di informazioni che restituiscono un’immagine dell’attività svolta decisamente differente da quella che molti immaginano. Accanto alle attività istituzionali emerge, infatti, un intenso lavoro che evidenzia le attività professionali e di servizio che l’Ente svolge a favore del singolo cittadino e, più in generale, a sostegno della comunità».

Tra le attività con rilevanza sociale spicca lo “Sportello contro il bullismo”, creato grazie alla proficua collaborazione tra l’avvocatura, la provincia di Padova e l’Ufficio scolastico territoriale. «Allo sportello – dice Francesco Rossi - si rivolgono studenti e genitori. Siamo fiduciosi, poiché stiamo registrando una risposta molto partecipata»