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I giuslavoristi di Agi hanno cominciato ieri la loro tre giorni di convegno nazionale. Quest’anno, la sede scelta è il Palazzo della Gran Guardia di Verona, dove settecento professionisti si sono riuniti per discutere e confrontarsi.
A centro dei lavori, l’assunto che non soltanto del mondo del lavoro, ma anche quello delle professioni sta per essere “travolto” dalla rivoluzione tecnologica e dall’intelligenza artificiale. I grandi studi legali hanno già affrontato questa problematica, ma sono anche quelli che rischiano di più, perché gran parte delle procedure e delle analisi preparatorie delle trattative e della contrattazione, oggi affidate ai giovani avvocati, saranno sempre più automatizzate o affidate a giuristi non avvocati, anche dall’altra parte del mondo. E, con l’intelligenza artificiale, si prepara il tempo della “giustizia predittiva” e dei tribunali on- line.
Ieri, durante u prologo aperto anche al pubblico cittadino, si è svolta la presentazione e il dibattito sul best seller di Richard Susskind ( intervenuto in videocollegamento), Tomorrow’s Lawyers, che ha fatto molto discutere all’estero ed è già stato tradotto in numerose lingue.
Oggi, invece, si terrà l’apertura ufficiale del convegno, con i saluti istituzionali e dei presidenti degli Avvocati giuslavoristi italiani, Aldo Bottini, e della sezione veneta, Leonello Azzarini. Dopo le relazioni scientifiche dei professori ordinari di Diritto del lavoro Mariella Magnani, a Pavia, avvocata giuslavorista; e Vito Leccese, a Bari - si svolgerà la tavola rotonda su “Lavoro e impresa: tempi e luoghi da ritrovare”, con il presidente di Confindustria Verona, Michele Bauli, il segretario generale Fim- Cisl, Marco Bentivogli, il vicepresidente di Assolombarda, Antonio Calabrò, il professor Mario Corso, ordinario di Ingegneria economico gestionale al Politecnico di Milano.