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Chiede un differimento dell'udienza per poter partecipare al funerale della madre, che si volgerà alla stessa ora. Ma il giudice rigetta l'istanza: «Non si tratta di legittimo impedimento». Protagonista della vicenda raccontata oggi dal Corsera un avvocato di Asti, impegnato in un processo a Pavia. Ma proprio nel giorno e all'ora fissati per l'udienza è previsto anche l'ultimo saluto - ad Asti - alla madre del professionista, che preannunciando d’avere la procura speciale per chiedere il giudizio abbreviato per l’imputata, chiede al giudice di rinviare. Niente da fare, però. Una decisione giuridicamente legittima, ma sconfessata perfino dalla Cassazione, che nel 2002, in un caso analogo, fece rientrare tra le cause di legittimo impedimento anche «situazioni gravi sotto il profilo umano e morale, in presenza delle quali anche il difensore ha diritto di essere giustificato». Per consentire all'avvocato di poter essere presente ad Asti è servita la protesta dell’Ordine degli Avvocati del comune piemontese: all'udienza di ieri era infatti presente solo il legale di un altro imputato e così il gip Fabio Lambertucci, facendo riferimento ad un necrologio che certificherebbe il lutto, ha concesso il rinvio.