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esonero contributivo
È’ attivo da luglio sul sito dell’Inps il servizio online per la presentazione della domanda di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (Iscro), prevista dalla legge di bilancio 2021 (legge 178/2020, art. 1, commi 386-400), rivolta agli iscritti alla Gestione separata dell’Inps, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo. La misura di sostegno è stata definita e chiarita dalla circolare dell’Inps del 30 giugno 2021, n. 94, che consiste nell’erogazione di una indennità mensile per 6 mesi, di un valore compreso tra i 250 euro e gli 800 euro, a seconda dei requisiti posseduti dal richiedente, che può aver luogo tra il 2021 e il 2023.La domanda va presentata all'Inps entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni sopra indicati. L’iniziativa può essere di interesse per quei collaboratori degli studi legali, che operano come lavoratori autonomi, e sono iscritti per il momento alla Gestione separata dell’Inps (o che intendono iscriversi). In effetti la circolare precisa che “l’indennità Iscro, ... è destinata ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione separata ..., che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni”. Più precisamente, l’indennità è riconosciuta a quei lavoratori che rispondono congiuntamente ai seguenti requisiti:
- essere iscritti alla Gestione separata (per cui si può prima iscriversi a questa gestione, e poi fare domanda);
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto, e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non essere beneficiari di Reddito di cittadinanza;
- avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell'anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei 3 anni anteriori all'anno precedente alla presentazione della domanda;
- avere dichiarato, nell'anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro;
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- essere titolari di partita Iva attiva da almeno 4 anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all'iscrizione alla gestione previdenziale in corso.