Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi è stato travolto dalle polemiche dopo i pesanti insulti lanciati nei confronti degli avvocati tramite un video pubblicato su Instagram. Nel filmato Bandecchi definisce “teste di c...o” i legali coinvolti in una causa contro il Comune di Terni, suscitando la risposta ferma e immediata del Consiglio dell’Ordine degli avvocati della città umbra.

Andrea Colacci, presidente dell’Ordine, ha diffuso una nota ufficiale in cui condanna duramente le affermazioni del sindaco, ritenendole gravemente offensive non solo per i professionisti citati, ma per l’intera categoria forense. Colacci ha sottolineato come queste dichiarazioni colpiscano l’immagine pubblica degli avvocati, mettendo a rischio il rispetto e la fiducia che la società ripone nella loro professione. In particolare, il presidente ha rimarcato che in una società civile e democratica la figura dell’avvocato è un presidio fondamentale per la tutela dei diritti, e non può essere svilita con leggerezza.

La questione nasce da una controversia legale tra un cittadino e il Comune di Terni, riguardante la richiesta di riconoscere un tracciato come strada pubblica. Gli avvocati che rappresentano il cittadino sono stati oggetto degli insulti di Bandecchi, che secondo l’Ordine ha espresso il suo malcontento senza conoscere adeguatamente le dinamiche giuridiche della vicenda.

Nella loro risposta, gli avvocati di Terni non si sono limitati a censurare il linguaggio offensivo, ma hanno ribadito con forza l’importanza del ruolo della professione forense nella società. Colacci ha ricordato come la stessa, ogni giorno, garantisca il diritto alla difesa, alla libertà e all’inviolabilità delle persone. Ha quindi esortato Bandecchi a mostrare maggior rispetto per questa categoria e a evitare in futuro dichiarazioni che possano danneggiarne l’immagine.

L’Ordine ha infine richiamato alla responsabilità chiunque ricopra incarichi pubblici, sottolineando che le parole di una figura istituzionale hanno un forte impatto sull’opinione pubblica. Bandecchi, in qualità di sindaco, ha un dovere non solo verso i cittadini, ma anche verso le istituzioni che rappresenta. Esternazioni di questo tipo, specialmente diffuse tramite i social, rischiano di compromettere la credibilità di un’intera categoria professionale, che ogni giorno lavora per garantire la difesa dei diritti.