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È in ospedale con il suo bimbo di due anni per un ricovero in day hospital, ma la giudice non le concede il rinvio dell’udienza. A denunciarlo con un video su Facebook è la penalista romana Ilaria Salamandra, che aveva presentato un’istanza per legittimo impedimento per poter accompagnare il figlio al Bambino Gesù di Roma, dove il bimbo è in cura per un problema che ha sin dalla nascita. Richiesta respinta dal Tribunale di Roma perché «il bambino avrebbe potuto essere accompagnato dal padre».
«Mio figlio - racconta la legale - avrebbe dovuto fare un esame per il quale s’impone la sedazione e volevo essere presente. Il 12 aprile spedisco la mia istanza di legittimo impedimento al collegio giudicante, peraltro composto da tre donne, e il 14, giorno nel quale mi trovo in ospedale mi viene comunicato da una collega il rigetto della mia istanza».
«Ci tengo a precisare che questo giudice ha comunque sentito il testimone che si era presentato in udienza, nonostante le scorse udienze siano state rinviate per assenza ripetuta del medesimo teste, ovviamente della Procura. Ebbene questa giudice ha ritenuto di non dover rinviare l’udienza perché… il bambino sarebbe potuto essere accompagnato dal padre!», spiega ancora l’avvocata nello sfogo affidato ai social.
«Ma non solo –conclude - la giudice ha anche chiesto al Pm d’udienza il numero del Bambin Gesù, affinché potessero contattarmi per avere la mia autorizzazione a sentire il teste. Per lavarsi la coscienza. Tutto questo mentre mio figlio era sotto anestesia. Questo è il mondo che viviamo. Questi sono i soprusi a cui noi madri avvocato dobbiamo sottostare. Questi sono i deliri di onnipotenza di una certa magistratura, quella fatta di donne e uomini piccoli piccoli. Vi prego di condividere questo mio video, affinché tutti possano rendersi conto di quali siano le condizioni da terzo mondo in cui le mamme avvocato sono costrette a vivere».