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La stretta di mano tra Gino Cecchettin e l'avvocato Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta
«La notizia della busta contenente proiettili inviata all’avvocato Giovanni Caruso è profondamente inquietante e inaccettabile da concepire in una società civile». Lo dichiara Gino Cecchettin, padre di Giulia, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta condannato all'ergastolo. «Ogni forma di intimidazione o violenza, anche simbolica, è da condannare senza esitazione. La giustizia deve fare il suo corso in un clima di rispetto e serenità. Atti come questi - aggiunge Gino Cecchettin - non rappresentano alcuna forma di solidarietà verso le vittime, anzi rischiano di offuscare la serietà del lavoro che stiamo portando avanti nella Fondazione Giulia Cecchettin. È solo attraverso questi principi che possiamo costruire una società più giusta e umana».
Gino Cecchettin, in una nota della Fondazione intitolata alla figlia, esprime «piena solidarietà all’avvocato Caruso e il mio auspicio - prosegue - è che le autorità facciano luce rapidamente su questo grave episodio. Esorto tutti a impegnarsi a promuovere valori di rispetto, pace e dialogo, anche nei momenti più difficili. Anche e soprattutto di dolore. Continuiamo a lavorare insieme, con fermezza e senza cedere all'odio».
Solidarietà del senatore Zanettin
Il senatore Pierantonio Zanettin ha espresso solidarietà all'avvocato Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, in seguito all'intimidazione ricevuta. Zanettin ha sottolineato che l'articolo 24 della Costituzione italiana garantisce il diritto inviolabile alla difesa in ogni stato e grado del procedimento.