“Presso ogni Corte d’appello ed ogni Tribunale civile e correzionale avvi un Collegio di Avvocati, composto di tutti quelli che sono iscritti nell’Albo”. Sono parole in cui risuona una solennità ricercata. E di fronte alle quali un senso di commozione ha assolutamente ragion d’essere. La citazione corrisponde all’articolo 4 della “Legge che regola l’esercizio delle professioni di Avvocato e di Procuratore”. È la 1938 del 1874. Centocinquant’anni fa. In quella formula c’è l’origine degli Ordini forensi.

A coronamento di un percorso rievocato negli ultimi mesi da diversi Coa, è ormai alle porte l’evento clou di venerdì 6 dicembre che il Cnf, massima istituzione dell’avvocatura, terrà a Roma presso il Centro congressi “Auditorium della Tecnica”. Un evento nazionale per l’intera professione, che si inserisce in un tornante particolare: gli avvocati italiani sono impegnati da alcuni mesi nei tavoli istituti a via del Governo vecchio per l’elaborazione della nuova legge professionale.

Non è priva di suggestioni, questa coincidenza fra il 150enario e la riforma. E nella giornata promossa a Roma, il Consiglio nazionale e il presidente Francesco Greco faranno, di quella suggestione, un richiamo all’orgoglio per l’intera avvocatura. Già da alcuni mesi il secolo e mezzo di storia della professione è motivo di celebrazioni in diversi singoli Ordini territoriali. Nello scorso giugno gli avvocati della Capitale e il Coa presieduto Paolo Nesta sono stati fra i primi a organizzare una giornata commemorativa.

Sono seguiti altri incontri programmati dai Fori in tutto il Paese. Da Cosenza, che ha tenuto la cerimonia sempre nel giugno scorso, all’evento del Coa di Pisa di metà settembre. E si è conclusa due giorni fa l’importante iniziativa dell’Ordine degli avvocati di Milano: dieci giorni di celebrazioni aperti lo scorso 12 novembre nell’Aula magna di Palazzo di giustizia, seguiti da altri eventi commemorativi di particolare significato come il ricordo tributato giovedì 14 allo storico presidente del Coa Paolo Giuggioli, scomparso dieci anni fa. Fino all’intensa giornata conclusiva dell’altro ieri: in Corte d’assise, l’Ordine presieduto da Antonino La Lumia ha suggellato la ricorrenza dei 150 anni dall’istituzione degli Ordini con una rievocazione di alcuni fra i processi che hanno fatto la storia giudiziaria di Milano e dell’intero Paese, con l’intervento dei decani del Foro e di alcuni magistrati.

Lo sguardo è ora rivolto all’inizio del mese prossimo e in particolare a venerdì 6, quando il Consiglio nazionale forense terrà l’evento che assumerà un valore simbolico per l’intera avvocatura italiana. Sarà l’occasione per richiamare istituzioni politiche, giudiziarie e sociali al riconoscimento del ruolo che gli avvocati assumono nella vicenda del Paese e che continuerà a essere decisivo per lo sviluppo della democrazia.